Dal «Gieffe» all’«Isola» il nuovo tormentone è chiudere il discorso con un categorico «punto»

Punto, punto e virgola. Punto... due punti. Ma sì, abbondiamo, adbondandis adbondandum.
Uomini e Donne, Amici, Grande Fratello, Fattoria, Isola dei Famosi: nella televisione della realtà si parla sempre più in termini assoluti, definitivi, risolutivi. Se si dice una cosa, è quella. Punto. Anzi, punto e basta. «Ho detto che devi tacere! Punto!». «Ho deciso, non ce la faccio più... esco dalla Casa. Punto e basta». «Forse non hai capito. Ma con me non devi più parlare. Hai capito? Zitto. Devi stare zitto. Punto e basta». «Mi sono innamorato di te... cosa ti devo dire? Ti amo. Punto e basta». «Cosa penso io? Che mi stai usando... molto semplice. Punto». «Qui sull’Isola, sai cosa ti dico? Che sono tutti stronzi. Punto». «Ma tutti chi?». «Tutti. Punto e basta».
Del resto, bisogna prenderli per quello che sono. Dei programmi trash. Punto.
Ogni reality ha le sue frasi storiche, ogni edizione il suo tormentone, ogni personaggio i propri modo di dire. Interiezioni, intercalari, dialettismi. Specchio dei tempi e riflesso della società, il reality show vive di una lingua propria che grazie alla diretta 24 ore su 24 e al grande appuntamento in prime time settimanale si ripete e si amplifica giorno per giorno, puntata su puntata, edizione dopo edizione, diventando prima un’abitudine dentro la Casa, o sull’Isola, poi fuori dalla Casa nelle altre case, si propaga dall’Isola nello studio, e poi negli studi, negli uffici, in tram, al bar, ovunque... inventata dai protagonisti, stigmatizzata dai critici, immortalata e resa cult dalla Gialappa’s. E ripetuta da tutti. C’è poco da fare. È così. Punto.
Nina Moric l’altra sera ha litigato con la Palmas perché non voleva lavare i ricci di mare. A quel punto è scoppiato un putiferio su chi dovesse o meno mangiarli: la Palmas voleva dividerli senza tener conto di Nina, mentre la Moric la pensava diversamente. La discussione finisce sul personale: «Se hai difficoltà con me lo devi dire, punto e basta. Finalmente hai avuto i tuoi cinque minuti di celebrità», dice la Moric. E la Palmas: «Grazie per i cinque minuti di celebrità, ma perché invece di girarti e dire solo “punto e basta” non cerchi di articolare un discorso?».
Appunto. Perché essere così definitivi e assoluti? Perché questo tormentone che esonda da reality a reality, tutti a chiudere la frase con un punto e basta? Il primo fu George Leonard, al GF dell’anno scorso, e da allora non si è più smesso, anzi l’espressione si è rafforzata col tempo - come insegna Nando, «punto» - vi ricordate George? Quello che diceva: «Io voglio vivermi questo Gieffe divertendomi e con il sorriso. Punto. I sentimenti che provo per Carmela non possono essere colti dalle telecamere. Punto e basta. Io voglio che mio figlio mi veda sempre col sorriso. Punto. Punto e basta. Capito?». No.
Iniziò Pietro Taricone: «Io so’ guerriero!». Continuò Marina La Rosa: «Tu sei una bella persona». Poi fu la volta di Fedro: «Assolutamente», lo ripeteva così spesso che una sera la Gialappa’s ne contò 27 in un quarto d’ora.

E poi tutte le ragazze della Casa, dell’Isola, della Fattoria, famose e non, tutte a ripetere «Amo’, amore!» che poi ce lo siamo ritrovati anche nelle intercettazioni delle papi-girl: «Amo’» di qui, «Amo’» di là, «Amo’ non ti dico», «Amo’ ti dico solo questo». Meno male. Mettiamoci un punto. No. Un punto e basta.

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