FirenzeDoppio Gila, ma l'apriscatole è Vargas. Con un pesante quattro a uno tutto in una volta si rilanciano i viola, mettendo al tappeto una Roma che ci prova ma in fin dei conti affonda, riannodando la storia d'amore con la curva che in settimana aveva mugugnato. Discoteche sdoganate, almeno per una notte e corsa Champions che riprende vigore. Roma che a cinque partite dalla fine deve probabilmente dire addio alla corsa per il torneo più prestigioso. Con tutte le conseguenze del caso, soprattutto economiche. La sconfitta infatti ha fatto infuriare Rosella Sensi che ha ordinato il ritiro immediato: «Pretendo professionalità al pari degli stipendi che la società paga». E domani è il giorno della verità sulla trattativa per la cessione: i Sensi potrebbero lasciare. Sfata la statistica Prandelli che mai aveva battuto Spalletti, il poker viola sfonda i cinquanta gol al passivo della difesa romanista.
Pronti via e dopo soli sei minuti squarcia la gara Manuel Vargas che servito da Montolivo scaraventa in rete da oltre venti metri giustificando finalmente l'esborso di Corvino. L'area gigliata sembra tabù per i capitolini se è vero che solo dalla distanza arrivano i tentativi di Taddei, Motta e Baptista. Quando è Brighi a calpestare i sedici metri viola spreca l'impossibile al 13' e al 38'. Totti recuperato caracolla fra le linee, ma non incide. Brava a rimanere compatta la Fiorentina, il collante è Montolivo, Jovetic fa il disturbatore con frequenti penetrazioni soffocate dai falli che ingolfano il tabellino. Reclamano i viola due volte in area giallorossa, la prima volta Cassetti su rovesciata di Gilardino sembra aumentare con un braccio la superfice di impatto, la scivolata di De Rossi su Jovetic appare tempestiva. Quando Banti non tira fuori il giallo su Cassetti già ammonito in chiusura di tempo allora sì che c'è da sottoscrivere le proteste viola.
Partenza ancor bruciante della ripresa, due minuti e suona il violino del Gila. Il biellese spedisce di testa in rete un bel cross dell'infaticabile Semioli. Il miracolato Cassetti osserva colpevole l'avvitamento del centravanti fiorentino. A tenere socchiusa la gara è Pasqual che salva sulla linea il diagonale di Julio Batista due minuti dopo. Ma è un fuoco di paglia per la Roma che per un bel po' non riesce a riemergere. Spalletti assiste impotente alla disfatta mentre i suoi non si scuotono. Cassetti coglie una traversa dalla distanza. Se poi Pizarro ammonito qualche minuto prima si mette d'impegno e recuperare un secondo giallo per il testa contro testa con Semioli l'inferiorità numerica decreta l'esito della contesa. Ancora Gilardino danzando con il pallone e Gobbi da due passi e il poker è servito. È solo brodino il gol di Baptista.
A corredo dell'incontro il solito bollettino di guerra con il pullman giallorosso oggetto di lanci di pietre, tifosi gigliati investiti da un auto di sostenitori giallorossi, altri mille romanisti arrivati senza biglietto forzavano gli ingressi nel settore ospiti.
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