Umberto Verri
da Lecce
Sei gol e tanto spettacolo ma a far festa è stato soltanto il Lecce. Infatti con il 3 a 3 contro il Parma ha conquistato laritmetica salvezza (la sesta della sua storia) condannando gli uomini di Carmignani a giocarsi la permanenza nello spareggio contro il Bologna. Un altro pomeriggio di calcio-champagne al «Via del Mare» per i tifosi giallorossi, invece un pomeriggio di profonda amarezza, condita da polemiche e da pesanti accuse verso larbitro De Santis, dal Parma, che per effetto delle ammonizioni a Gilardino, Morfeo, delle espulsioni di Contini e Vignaroli e per le convocazioni in nazionale degli australiani Grella e Bresciano, sarà costretto ad affrontare la prima partita spareggio con ben sei giovani della «Primavera». È stata subito una partita vera: ad una serie di assalti infruttuosi del Lecce ha risposto con freddezza ed efficacia il Parma, passando in vantaggio al 22 con Morfeo che ha trasformato una punizione dal limite. Lex Sicignano ha intuito il tiro del fantasista ma non è riuscito a bloccarlo e quindi a evitare il gol. Lecce nello sconforto, durato però poco meno di dieci minuti, quando Pinardi con un tiro stupendo scagliato da circa 30 metri ha segnato il suo terzo gol stagionale, riportando la gara in parità. Decise a voler vincere, Lecce e Parma hanno nuovamente ritrovato le cadenze più adatte per dare spettacolo e per segnare altri due gol: i salentini con Vucinic, alla sua diciannovesima rete stagionale, eguagliando così il record di Chevanton dello scorso anno e la squadra di Carmignani con Bresciano che ha sfruttato un rimbalzo del pallone, dopo unaltra punizione di Morfeo, deviata malamente dalla difesa leccese. Tutto da rifare, il pari non era utile al Parma ma era ancora il Lecce, dopo il fantastico gol di Vucinic al 41 a passare in vantaggio con Dalla Bona, servito dal montenegrino.
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