
È partito il reclutamento di medici aggiuntivi per le Olimpiadi, che si terranno dal 6 al 22 febbraio e a cui seguiranno i giochi paralimpici dal 6 al 15 marzo. L'ospedale Niguarda è stato designato da Regione Lombardia ospedale olimpico in collaborazione con l'Ospedale di Sondalo «Morelli» dell'Asst della Valtellina e dell'Alto Lario e l'Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, quale struttura pubblica di riferimento per gli aspetti organizzativi, di supporto ed esecutivi.
Sono circa 2mila le figure sanitarie da reclutare tra medici, con le varie specializzazioni di settore come medicina dello sport, ortopedia e traumatologia, medicina fisica e riabilitazione, e tutte le altre specialità. Ancora infermieri, tecnici radiologi, psicologi, psichiatri che l'Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda deve «arruolare» per essere in grado di fornire prestazioni aggiuntive alle delegazioni sportive, quindi atleti e accompagnatori ma anche alle migliaia di turisti che saranno in città o in Valtellina - le sedi lombarde dei giochi sono state individuate a Milano, Bormio e Livigno - per assistere alle gare, senza sottrarre professionisti preziosi per l'assistenza quotidiana alla popolazione, a fronte anche del delicatissimo tema delle liste d'attesa. I traumi principali (pari al 30%) individuati dai report de precedenti giochi invernali riguardano legamenti e fratture, seguiti dai traumi peculiari e tipici dei vari sport: nell'hockey prevalgono i traumi al volto, nello sci alpino le distorsioni e quindi le lesioni ai legamenti, così nel pattinaggio su ghiaccio. Nelle discipline ad alta velocità, invece, come chilometro lanciato, bob e trampolino prevalgono i traumi cranici. Da qui la ricerca di specialisti dei traumi in particolare. Il bando per aderire, uno per il personale volontario di ogni categoria e uno per i professionisti a partita Iva o «a comando», cioè in prestito da altre strutture, sono stati aperti qualche giorno fa e si chiuderanno l'8 giugno.Il periodo di reclutamento è molto ampio perchè verranno garantiti i servizi di supporto anche per il periodo pre e post Giochi per garantire la preparazione delle sedi di gara. Il personale sarà chiamato a prestare servizio nelle «Venues», ossia le sedi in cui si svolgeranno le gare e gli allenamenti. L'assistenza medico sanitaria sarà articolata tra Medical Station, ovvero luoghi di accoglienza per il primo intervento sanitario nei pressi delle Venues, dove vengono assicurati il trattamento e la stabilizzazione di pazienti (atleti, staff o pubblico) trasportati dalle squadre di soccorso o auto presentatisi, i cosiddetti Policlinici Olimpici ovvero i centri di assistenza sanitaria poliedrici attrezzati per fornire un servizio multidisciplinare. Ai professionisti arruolati, si legge nel bando, sarà garantito il pasto durante il turno, saranno messi a disposizione alloggi per i non residenti in prossimità delle Venues di montagna e il trasporto per il personale che svolgerà attività a Bormio e Livigno tramite navette con partenza e ritorno quotidiani dalla città.
A Niguarda sono partiti anche i cantieri per l'ampliamento del pronto soccorso che ha avrà due percorsi differenziati: uno per la family olimpica e uno per i cittadini. Come eredità delle olimpiadi, quindi Milano avrà un pronto soccorso più ampio con un nuovo sistema di osservazione del paziente. Così sarà realizzato un reparto olimpico all'interno del padiglione Rossini per 11 posti, che sarà ultimato nel 2025.
Si tratterà di un reparto per la degenza polispecialistica. Particolari le stanze del reparto perchè sono «doppie» per eventuali guardie del corpo e funzionari di accompagnamento nel caso di capi di stato e alti funzionari e per lo staff sportivo e medico nel caso degli atleti.
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