Sono opere d'arte della natura. Così rare, che anche i clienti più raffinati ammettono di non averne mai visti prima. Se non qui, nell'atelier milanese di Garatti dove dal 2018 nascono collezioni di alta gioielleria uniche con i diamanti più rari del mondo. Quelli che nascono naturalmente con colorazioni uniche. Rosa, blu, ma in special mondo i verdi e i rossi, le sfumature più esclusive frutto di infiltrazioni atomiche che impiegano milioni di anni a formarsi. Garatti lavora il 60% di tutti i diamanti verdi esistenti al mondo, più del 90% di quelli disponibili alla vendita. Una scelta intrapresa nel 2018 da Milena Bernocco, gemmologa oggi direttore creativo della maison di cui il figlio Nicolas Garatti è il presidente. Una scelta che si è rivelata vincente e non solo "perchè - racconta Milena Bernocco - in questo atelier vengono realizzati tutti pezzi unici, a quattro mani con il cliente. Garatti non fa pezzi in serie", ma anche perché in brevissimo tempo i fatturati si sono moltiplicati fino al 500% con una rapida velocità di espansione. "Lavoriamo con tutto il mondo", racconta ancora la fondatrice del brand ma non da tutto il mondo arrivano i diamanti. "Le pietre sono tutte certificate dal Kimberly Process, non trattiamo ovviamente con paesi in guerra". La selezione è altissima. "Scegliamo solo diamanti al di sopra di un carato, qualità altissima con una buona distribuzione e intensità di colore". Rigorosamente colorati. Il resto è arte.
"Una delle due ultime collezioni Sofia (nella foto ndr) l'abbiamo realizzata insieme a una mia cliente. Con lei abbiamo disegnato un ciondolo che mi piaceva così tanto che le ho chiesto di poterlo replicare ma in cambi ho dato al gioiello il suo nome".