da Palermo
Rapina in villa finita nel sangue, sabato sera, a Ragalna, piccolo comune a una ventina di chilometri da Catania. Ma a finire in ospedale, questa volta, è stato uno dei banditi, centrato al petto durante una drammatica colluttazione da un colpo di pistola sparato dalla sua vittima, un gioielliere di 63 anni. Maurizio Arena, 38 anni, è ora ricoverato in prognosi riservata. È stato operato, dovrebbe cavarsela. Era, lo si è scoperto dopo larresto, uscito dal carcere qualche mese fa, grazie allindulto. In cella stava scontando una condanna a tre anni e tre mesi, sempre per rapina.
Un «colpo» decisamente sfortunato, quello tentato da Arena e da altri due complici ai danni di un facoltoso commerciante di gioielli di Paternò, grosso centro alle porte di Catania. Arena è in ospedale. E un altro trentottenne, Nunzio Pappalardo, anche lui pregiudicato con numerosi precedenti per rapina, è stato arrestato ieri mattina: durante la colluttazione con i padroni di casa ha perso il telefonino cellulare, e proprio grazie a questo particolare è stato individuato a tempo di record dai carabinieri della compagnia di Paternò. Ancora irreperibile, almeno sino a ieri sera, un terzo uomo, quello che è rimasto in auto mentre gli altri due entravano in azione.
Lagguato è scattato sabato sera, nella villa in campagna dove il commerciante vive con la famiglia. Il gioielliere, con lincasso di unintera giornata, è arrivato in auto. Ha aperto il cancello, è entrato in giardino. Quindi si è avviato verso la porta, aperta perché la moglie era sulla soglia ad aspettarlo. I malviventi, con il volto coperto da passamontagna, sono sbucati dal buio, e hanno minacciato la coppia con due pistole, rivelatesi poi scacciacani. La donna ha urlato, è stata strattonata. E il gioielliere ha reagito. A questo punto la dinamica è confusa.
Secondo quanto raccontato dagli stessi protagonisti, sarebbe nata una violenta colluttazione, culminata nei colpi di pistola una Smith&Wesson calibro 38 regolarmente denunciata, anche se il porto darmi del commerciante è scaduto sparati dal gioielliere. Pappalardo si è dileguato. Anche Arena ha cercato di fuggire. Ma è riuscito a percorrere sì e no 200 metri, quindi si è accasciato a terra.
I soccorsi sono arrivati immediatamente. Sentendo il trambusto la figlia della coppia, che si trovava al piano superiore della villa, ha telefonato al 112 chiedendo aiuto. Arena è stato trasportato in ospedale a Catania, e nella notte è stato sottoposto a intervento chirurgico, per lestrazione di un proiettile da un polmone. Le sue condizioni sono gravi ma mostra già dei segni di miglioramento. Lungo il suo «curriculum» criminale a base di rapine.
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