Finta e gol allincrocio con un tiro a girare, stile Alex Del Piero. E lOlimpico tutto in piedi ad applaudirlo. Mauro Matias Zarate è già il nuovo idolo dei tifosi della Lazio: in 180 minuti, con tre gol segnati e il titolo provvisorio di capocannoniere, ha già convinto tutti delle sue qualità. Gongola il fratello-procuratore Sergio, un passato ad Ancona negli anni 90 che non ha lasciato tracce. Ma gongola soprattutto il presidente Lotito che, dopo il suo acquisto in prestito dallAl Sadd (Qatar), aveva addirittura affermato che lattaccante argentino «è meglio di Messi». Paragone forte, ma il 21enne attaccante di Haedo - piccola cittadina nella provincia di Buenos Aires - ha già avuto un ottimo impatto con lItalia.
«Zarate è stata una mia scoperta - ha sottolineato Lotito - perché lavoro personalmente sulla scelta dei giocatori, visionando le cassette. Lo avevo seguito in precedenza, poi lo avevo perso di vista perché era andato a giocare nel campionato arabo. Ma è giovane e ha ampi margini di miglioramento. E poi, rientrava in quella tipologia di giocatori che volevamo, cioè un attaccante veloce, molto concreto e che completava la nostra rosa. Abbiamo preso un giocatore che avesse velocità di esecuzione e tirasse con entrambi i piedi». Insomma, secondo Lotito, «Zarate è un calciatore determinato, che ha carattere, è uno che vuole sempre vincere. Deve acquisire maggiore mentalità italiana e lavorare nel gruppo, nel collettivo, perchè avendo grande individualità tende ad esprimerla nel campo».
«Zarate Kid» (questo il soprannome affibbiatogli nella capitale) è stato il più giovane capocannoniere in Argentina con la maglia del Velez Sarsfield, un suo gol ha fatto vincere alla Selecciòn Under 20 il mondiale. E dopo i sei mesi non brillanti al Birmingham (4 gol in 14 partite), limmediata esplosione in serie A con la doppietta di Cagliari e il gol-gioiello alla Sampdoria. «Onestamente non me laspettavo in queste condizioni - ha confessato il suo allenatore Delio Rossi - è giovane ma ha orgoglio e motivazioni, oltre che qualità tecniche».
Elogi sperticati nel tam tam delle radio romane: ad alcuni ricorda Bruno Giordano, ad altri Beppe Signori. Lunica preoccupazione che serpeggia è il riscatto a fine stagione.
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