«Siamo amici da 40 anni, credo di avergli dato molto e anche lui mi ha dato tanto, ma adesso proprio Gianfranco non lo capisco». Si parla di Fini con il senatore del Pdl Giorgio Bornacin, un passato mai rinnegato da ex missino e un presente di convinto sostenitore del governo. «Non ho condiviso un accidente di quello che ha detto a Mirabello, né sul merito né sul metodo - dice Bornacin - non ho capito i motivi che lhanno portato a sentirsi menomato e a formarsi un nuovo partito, quindi tradendo di fatto limpegno che abbiamo preso con gli elettori nel 2008». Il senatore non ha dubbi: «Siccome non è cambiato nulla nel programma di governo è Fini che è venuto meno alle promesse». E aggiunge: «Cosa è stato fatto dal governo che non fosse inserito nel programma? Io credo che siamo davanti a un generale che ha abbandonato le sue truppe. Io conoscevo un Fini che non era ateo e che adesso si professa tale, conoscevo un Fini che ha firmato con Bossi unottima legge sullimmigrazione e che oggi di fatto la rinnega... non riconosco più il Gianfranco con il quale ho condiviso tante cose».
Il senatore precisa anche che, riguardo alla riduzione della pressione fiscale, «non è colpa di Berlusconi se quando il centrodestra è andato al governo si è scatenata una crisi economica mondiale senza precedenti». «Invece di aumentare le tasse sono stati fatti dei tagli, lunica cosa possibile» aggiunge il senatore che vuol sottolineare anche che comunque «in Senato il governo non è mai andato sotto una volta».
Poi la stoccata finale. Dovuta.
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