Giovanni Buzzatti
La «serie nera», nel 2006, si è interrotta un solo giorno: nel resto dei casi i valori del Pm10, le famigerate polveri sottili, sono sempre rimasti oltre la soglia di guardia. Ma giovedì si è toccato un nuovo record negativo. Le concentrazioni dellinquinante pericoloso per le vie respiratorie hanno raggiunto a Milano il valore più alto degli ultimi quattro anni, 231 microgrammi al metro cubo, più di quattro volte la soglia di attenzione fissata a 50. «Che cosa è successo? La colpa è soprattutto del freddo che da un lato spinge ad alzare i riscaldamenti e quindi ad aumentare le emissioni inquinanti delle caldaie; dallaltro impedisce agli strati daria più vicini al suolo e carichi di sostanze nocive di alzarsi e disperdersi», spiega Guido Lanzani, responsabile della Qualità dellaria per lArpa, lagenzia che misura e studia gli inquinanti per conto della Regione. Ma non sono le uniche due ragioni che hanno spinto le polveri ai livelli da record.
«Da un mese e mezzo non si registra una pioggia seria - continua lesperto -. Ci sono state nevicate o giornate piovose, certo, ma al suolo non è scesa la quantità dacqua (10 millimetri) o di neve (10 centimetri) in grado di portare benefici allaria». Si deve tornare allinizio di dicembre per trovare una precipitazione con 30 millimetri dacqua raccolti al suolo e un beneficio evidente sullaria.
Le cose si sono complicate poi con il freddo e la presenza, specie negli ultimi giorni, di correnti daria più calda in quota. Fattori che impediscono agli inquinanti di salire verso lalto e disperdersi. Non è stato possibile fare affidamento nemmeno sul vento, che da noi, si sa, soffia di rado. «Queste condizioni si verificano spesso a gennaio, il mese più critico per linquinamento», aggiunge Lanzani. Non è un caso, ricorda lesperto sfogliando le tabelle, che proprio a gennaio si siano spesso registrati i picchi annui di Pm10: è successo nel 2000 (primo dellanno), 2002 (18 gennaio) e 2003 (17 gennaio). Il livello raggiunto giovedì è quindi il più alto misurato dalla centralina dellArpa di via Juvara dal picco del 2002, da quattro anni esatti dunque. Allora linquinante raggiunse i 293 microgrammi al metro cubo, quasi sei volte la soglia di attenzione. Cadrà anche questo record? Le cose, dicono gli esperti, non cambieranno di molto nei prossimi giorni. «Continua lalta pressione - conclude Lanzani-. Lunica buona notizia è larrivo di una perturbazione che si fermerà però a nord delle Alpi.
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