Sono circa seimila, in tre casi su quattro colpiscono i bambini e, a oggi, non ci sono cure risolutive disponibili. Sono le malattie rare, di cui soffrono quasi 1,5 milioni di italiani e trenta milioni di persone nellUnione europea (pari all8% della popolazione complessiva). Oggi, prima Giornata europea delle malattie rare («Un giorno raro per persone molto speciali», è il titolo, visto che cade il 29 febbraio; anche se dal prossimo anno si celebrerà il 28 febbraio), è il giorno in cui le associazioni dei pazienti possono far sentire la loro voce. Alle istituzioni e alle industrie farmaceutiche, affinché investano nella ricerca.
Tante le iniziative in programma nelle piazze delle città italiane. Da oggi il sito europeo delle malattie rare e dei farmaci orfani Orphanet lancerà una nuova versione web e sarà attivato il numero verde per le malattie rare dellIstituto superiore di sanità (800896949). Per lUnione europea, una malattia è «rara» quando il numero di malati non supera i 5 ogni 10mila abitanti. Il «Piano nazionale delle malattie rare» presentato da Mariella Bocciardo, deputata di Forza Italia e componente della commissione parlamentare per lInfanzia, punta proprio ad aiutare questi pazienti, a partire dal concetto di equità: «I malati - spiega Bocciardo - devono essere trattati come gli altri malati, perché non è un problema solo sanitario, ma anche sociale. Gli affetti da queste malattie non sono e non devono essere trattati come figli di un dio minore: essere speciale, non vuol dire essere diverso». Il Piano che lesponente del Pdl sta mettendo a punto con il contributo di 400 associazioni sarà presentato nella prossima legislatura. Un obiettivo su tutti: «Lesenzione totale per le cure farmacologiche e paramediche». Non solo i malati ma anche le loro famiglie e gli assistenti sono direttamente coinvolti: in tutto, in Italia, 6 milioni di persone. Bocciardo dipinge una situazione drammatica: «Esistono disparità di trattamento dei malati fra le varie Regioni e lelenco delle malattie rare non viene aggiornato. I farmaci sono pochi e costosi e gli incentivi alla ricerca sono insufficienti». Il Piano sarà presentato dopo il voto di aprile: «Le malattie rare - dice Bocciardo - rappresentano un problema politico nel senso più nobile del termine, ossia la valorizzazione dei bisogni dei più deboli e delle minoranze».
Fra gli enti che hanno sostenuto la prima Giornata europea, Debra Italia, lassociazione per la Ricerca sullepidermolisi bollosa, la sindrome dei «bambini farfalla».
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