La giovane danza si mette in mostra

Andrea Indini

Musica e movimento per esprimere un infinito artistico che va oltre il testo scritto. Poi, nient’altro: scenari scarni e luci fisse. Sei brevi pezzi di giovani danzatori-coreografi: prove d’autore, flash da un quarto d’ora ciascuno che sono divenuti un appuntamento importante per il corso di Teatrodanza della Paolo Grassi e che quest’anno si dividono in due tornate.
Questa sera (ore 20) presenteranno i loro lavori coreografici Marilena Padua con Look at me - solo per camera, Francesca Romano con Steps into liquid, Maria Francesca Guerra con Sinfonia n°3 per linoleum e Lara Guidetti con Ta fantasmata, visioni di una Pentesilea. Nella tradizione, ormai più che decennale del Corso, le opere degli allievi sono la cartina di tornasole di un’impostazione formativa originale, volta alla più ampia ricezione di stimoli coreografici e teatrali. I «sei propositi creativi» si segnalano come bozze per futuri approfondimenti, materiali disparati in cui emergono le personalità degli autori ma anche degli interpreti con cui hanno lavorato a lungo.
Ta fantasmata è sicuramente il progetto più particolare. Nato dall’idea di fare un lavoro corale sul testo della Pentesilea di Heinrich von Kleist, lo studio diventa da subito materiale per un’improvvisazione da cui partire. «Si tratta di un primo approccio a questo progetto - spiega Fabio Cherstich, coautore dell’opera insieme a Laura Guidetti e Federico Perrone -: da qui emerge la complessità dell’apparato scenico e del rigore del movimento». Sulle note di Infinito nero di Sciarrino, composizione di soprano usata come tappeto sonoro, il testo riesce a presentare un materiale molto stimolate. «Quando la scena si apre, Achille è già morto - precisa Cherstich - e le sue comparse sono solo visioni che rincorrono Pentesilea». Ne emerge un studio in cui i temi di von Kleist sono assorbiti e ribaltati e dove l’estetica di riferimento (molto precisa) scava nei principi dell’arte contemporanea.
Il 13 e il 14 luglio (ore 20) toccherà a Serena Marossi con Corpo vuoto si muove e Serena Zanconato con Primo movimento. L’ingresso alle serate, che si terranno alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi (via Salasco 4), è libero, ma è necessaria la prenotazione (0230.

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