Laltra notte lui non è tornato a casa. E ieri mattina, quando la polizia le è piombata a casa per comunicare quello che era accaduto al figlio, la madre stava per andare a denunciarne la sua scomparsa. Hugo B., 19 anni, padre italiano e madre cilena, però, non era sparito. Si era appena buttato sotto la metropolitana della stazione di Zara, linea 3 (la gialla) perché non si riconosceva «nei valori di questa società», come ha lasciato scritto nelle lettere indirizzate ai genitori e agli insegnanti. E adesso sta lottando contro la morte in sala rianimazione allospedale Niguarda. Il suo quadro clinico è piuttosto grave, anche se non dovrebbe aver riportato danni cerebrali.
Il fatto è accaduto proprio qualche minuto prima delle 9.30 di ieri. Hugo B. è stato visto da dei testimoni quando, allimprovviso, mentre era in normale attesa sulla banchina del treno diretto in piazzale Maciachini, allarrivo del convoglio si è lanciato di corsa sotto i binari. Il giovane ha finito per rimanere incastrato sotto una delle vetture al punto che il personale del 118 accorso sul posto e quello dellAtm presente in metropolitana hanno impiegato quasi unora per tirarlo fuori da lì. La metropolitana è rimasta ferma in direzione Maciachini per oltre due ore, con i relativi immaginabili disagi (anche se ieri era sabato). LAtm ha comunque provveduto a organizzare un servizio sostitutivo di autobus fuori dalle stazioni interessate dal blocco della circolazione del metrò.
Sembra che dietro questo gesto estremo non ci sia niente di preciso, se non un generico «disagio». Nessuna vicenda scolastica problematica infatti né, tanto meno, nessuna pena damore, visto che tutto andava per il meglio con la sua ragazza. Ma nelle due lettere indirizzate ai genitori e agli insegnanti ha giustificato il suo gesto con una impossibilità «di riconoscersi nei valori di questa società».
La polizia ha cercato di ricostruire le ultime ore del giovane partendo dal cellulare. Scoprendo che lultimo sms mandato da Hugo era diretto a un suo coetaneo, alle 8.30. Il giovane invitava lamico a non preoccuparsi del suo ritardo al loro appuntamento. «Arrivo più tardi».
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