Giovani di Forza Italia minacciati «Un clima di violenza inaccettabile»

Ancora un’aggressione denunciata dai militanti di Forza Italia. Ieri mattina a essere presi di mira sono stati alcuni giovani azzurri a San Lorenzo. «Due uomini in moto si sono avvicinati ad alcuni giovani del partito che stavano preparando il gazebo in III municipio - denuncia il coordinatore di Forza Italia Giovani del Lazio Giancarlo Miele - minacciandoli di distruggere tutto se non avessero tolto in fretta lo stand. È inaccettabile il clima di violenza e intolleranza che si respira in questa campagna elettorale. Nonostante ciò continueremo a difendere i valori della libertà di opinione e di pensiero che, anche se sembrano scontati, ci sembrano seriamente in pericolo».
Sulla vicenda è intervenuto anche il candidato sindaco di Forza Italia Alfredo Antoniozzi: «Invito con forza il sindaco Veltroni a vigilare sullo svolgimento di questi intensi giorni di propaganda politica che deve svolgersi sempre e comunque sul piano del confronto e del rispetto reciproci». «Non è accettabile - prosegue Antoniozzi - che i nostri militanti, mai come in questa occasione mobilitati a centinaia per diffondere le nostre idee e il nostro programma per Roma, debbano correre rischi personali, ogni giorno. Chiedo al sindaco di intervenire immediatamente, con l’auspicio che un suo invito ad abbassare i toni del confronto politico venga recepito da tutti».
Simone Baldelli, coordinatore dei giovani di Forza Italia, stigmatizza i fatti di San Lorenzo. «Berlusconi - dichiara Baldelli - fa bene a parlare di squadrismo rosso, perché episodi come quello di Genova, ma anche come l’intimidazione di cui sono stati vittime alcuni giovani azzurri nel quartiere di San Lorenzo a Roma, sono intollerabili». «È intollerabile - ripete - che nelle nostre città, in un Paese democratico, ci siano zone dove chi la pensa in un modo non possa andare a diffondere le proprie idee senza vedersi minacciato, solo perché magari nei paraggi c’è qualche centro sociale.

C’è un’Italia che non vuole rassegnarsi a questo clima e che si rende bene conto del fatto che Prodi e i suoi compagni dell'estrema sinistra lo alimentano con segnali come quello della candidatura di Caruso; ma di questi episodi vergognosi nel film di Nanni Moretti probabilmente non si parla...».

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