Nato a Parma nel 1208, era troppo povero per poter studiare. Provvide suo zio prete. A venticinque anni faceva linsegnante quando fu attratto dallideale francescano. Fattosi frate, fu mandato a proseguire gli studi a Parigi per il sacerdozio. Dopodiché, fu incaricato della predicazione a Bologna, Napoli e Roma. Le sue posizioni erano vicine a quelle degli spirituali, quei francescani che intendevano la povertà in senso strettissimo ma erano avversati dal ministro generale Crescenzio da Iesi. Questi appositamente evitò di convocare il capitolo generale del 1247. Gli spirituali si rivolsero al papa Innocenzo IV, che diede loro ragione. Al capitolo, tenutosi a Lione, Crescenzio non si presentò e al suo posto venne eletto il Buralli. Questi cercò di mediare tra le due posizioni in seno allordine e stabilì che la proprietà dei conventi francescani andasse alla Santa Sede. Poi, a piedi e con pochi compagni, prese a visitare uno per uno quelli esistenti. Fu in Inghilterra, Francia e Spagna. Nel 1249 presiedette il capitolo generale di Metz e, su ordine del papa, andò a Costantinopoli per trattare il ritorno allunione con la Chiesa orientale. Ma dovette tornare indietro per far rientrare un attacco contro i francescani alluniversità parigina. Scongiurata questa crisi, nel 1257 venne sospettato di millenarismo gioachimita e interrogato a Roma in proposito.
Comprese che il suo tempo era scaduto e, dopo aver consigliato come successore s. Bonaventura, si dimise per ritirarsi a Greccio. Nel 1289, partito in missione per conto di Niccolò IV, morì durante il viaggio, a Camerino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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