Torino - La Juventus si rilancia in campionato dopo la "parentesi" Chelsea. E lo fa a Bologna, travolto dai bianconeri anche se all'inizio i rossoblù prima hanno fatto tremare a lungo la Juventus per poi crollare incassando 4 gol in 40 minuti. Prova di carattere, l'ennesima, dunque, per gli uomini di Ranieri. Trovarsi sotto di un gol al termine del primo tempo, con una intera squadra ferma in infermeria, con le fatiche e la delusione della Coppa nelle gambe, con il Del Piero più spento della stagione, avrebbe abbattuto ciunque. Ma non la Signora che nel secondo tempoha raddoppiato il ritmo, ha messo alle corde subito i rossoblu, conquistando il pareggio dopo soli due minuti e poi insistendo, fino a togliere il respiro agli uomini di Mihailovic. E in questo frangente si sono rivisti i miracoli bianconeri: Salihamidzic e Giovinco, Del Piero che alla fine esce da trionfatore con una doppietta, nonostante la serata iniziata malissimo. Merito anche di Ranieri, che ha corretto un errore macroscopico: il Tiago compassato e tornato alle vecchie abitudini (rallentare il passaggio e perdere palloni) è stato sostituito con Poulsen, che ha retto molto meglio la forza fisica superiore del centrocampo felsineo a cinque.
Salihamidzic, quando già si rimpiangevano Marchionni e soprattutto Camoranesi, estrae dal cilindro un gol di testa e due splendidi assist per altre due segnature. Giovinco finalmente conquista la ribalta: primo tempo già molto attivo, ma ripresa spettacolare premiata anche dal gol decisivo del 2-1. Poi, la doppia firma di Del Piero anche in una serata opaca, quando il Bologna aveva ormai sbracato lasciando il centrocampo in mano all'avversario. Certo, è ammirevole la reattività fisica di una squadra che solo martedì aveva prodotto uno sforzo enorme e che continua a perdere pezzi fondamentali. Ma il Bologna ha sicuramente aiutato l'avversario quando, subito il pareggio, ha perso il controllo del centrocampo, consegnandolo all'avversario e soprattutto concedendo spazi troppo ampi alle ripartenze bianconere.
I rossoblù erano anche andati vicini al raddoppio quando Buffon ha compiuto il miracolo su una zuccata di Di Vaio da due passi. Forse Mihailovic a quel punto si è convinto che la difesa bianconera, già vulnerabile sull'inserimento-gol di Mutarelli, lo fosse ancora e ha osato troppo, inserendo un attaccante in più, Osvaldo. Adesso la squadra di Ranieri ha una certezza in più, quella di poter affrontare le prossime due-tre settimane con nuove certezze, Giovinco, finalmente promosso titolare vero, Salihamidzic e qualche recupero importante, Trezeguet e Legrottaglie.
Difendere, a oggi, un secondo posto così, kin questo concentrato massimo di difficoltà, non è impresa da poco, un
messaggio chiaro anche per il morale degli avversari, a cominciare dalla stessa Inter che deve sudarsi lo scudetto fino alla fine. Per i bianconeri in poltrona domani, sognare non è proibito, anche se per un breve periodo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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