Giro d'Italia

Giro, Basso ci prova Menchov non molla

Il varesino scappa con Garzelli sfruttando quattro colline. Di Luca e Sastre lo rincorrono, la maglia rosa Menchov, che non tira neanche per un metro, ringrazia. La tappa di oggi: Pergola-Monte Petrano (237 km)

Giro, Basso ci prova 
Menchov non molla

Dopo 27 km, 16 in fuga: Serpa, Bertagnolli, Bak, Navarro, Vorganov, Grivko, Pinotti, Lastras, Marzano, Pauwels, Eskov, Stangelj, Facci, Montaguti, Donati, Gonzalez. A 50 km dall’arrivo hanno quasi 6’ sul gruppo. La corsa si infiamma prima del Casale: la Liquigas-Doimo forza e davanti rimangono tutti i big. Sul Casale, al secondo degli 8 km, attacca Basso e resiste solo Garzelli. Così in cima al Trebbio: in testa Pauwels e Bertagnolli. Basso e Garzelli, con 1’10’’ di vantaggio su Menchov e tutti i migliori. Poi la discesa. Ai meno 15 il gruppo torna compatto.

Bertagnolli, profeta in patria Leonardo Bertagnolli, nato a Trento, ma residente a Russi, a un tiro di schioppo da Faenza, dove oggi si è conclusa la 15^ tappa del Giro. Il corridore della Diquigiovanni Androni riesce a coronare una fuga d’altri tempi e si presenta a braccia alzate davanti alla propria gente, prima di venire soffocato dall’abbraccio della moglie Elisabetta. Ci scappa pure qualche lacrimuccia, che bagna una giornata torrida, tipicamente estiva, da agosto inoltrato. La canicola che avvolge l’Appennino tosco-romagnolo è appiccicosa, insopportabile, ma Bertagnolli non se ne cura: pedala e va avanti. Anzi, dopo il traguardo, rivela: "Oggi faceva caldissimo ma io, con questa temperatura, riesco a stare ugualmente bene".

Il film della tappa La 15^ tappa del Giro d’Italia di ciclismo l’ha vista così: "Ho fatto la selezione sull’ultima salita, mi è rimasto agganciato Pauwels, ma ho comunque faticato parecchio per arrivare fino al traguardo. Anche perché, il belga si è messo a ruota e non ha mai tirato. Non ho capito il suo atteggiamento: aveva anche lui l’interesse a portare a termine la fuga. O no? Io, comunque, ce l’ho messa tutta. Faccio parte di una squadra, la Diquigiovanni Androni, dove prevale l’affiatamento: ogni giorno partiamo per andare in fuga e siamo sempre protagonisti, cerchiamo sempre di vincere ed oggi è andata bene".

Di Luca E' soddisfatto Danilo Di Luca per almeno due motivi: senza eccessivi sforzi ha neutralizzato l’allungo di Ivan Basso e si presenta alla tappa di monte Petrano con soli 34'' di ritardo da Menchov. "Basso - dice il leader della Lpr - ha fatto un bell’attacco, gli faccio i complimenti, ma noi abbiamo reagito bene. Forse, nel finale, un po' di amici li avevo, così come li aveva Menchov: ho visto che tiravano gli uomini della Caisse d’Epargne e della Quick Step. Gli amici si trovano per strada. Chi non ha amici, evidentemente non riesce a farsene". Di Luca ha già la testa alla 16/a tappa, che ha sempre ritenuto fondamentale per le sorti del Giro. "Menchov sta andando molto forte - ammette l’abruzzese - sarà dura sfilargli la maglia rosa. Sastre? Va sempre meglio e domani anche lui sarà un avversario molto tosto. Oggi ho provato l’allungo in cima per fare la discesa davanti, ma Menchov è stato pronto a reagire: si vede che gode di una buonissima condizione. Domani vedremo".

Menchov Il russo, dal canto suo, sembra sicuro. "Devo stare assolutamente con gli uomini pericolosi, che sono Di Luca, Leipheimer e Pellizotti - ammette -.

Domani (oggi, ndr) sarà un giorno molto importante per il Giro d’Italia".

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