Uno degli episodi più incresciosi della giornata di ieri è stata la profanazione della lapide che ricorda la scorta di Aldo Moro in via Fani, dove venne trucidata. «Moro uguale Bush» lassurda scritta, prontamente cancellata. Il gesto è stato condannato dagli esponenti della politica locale, come il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo («un atto vergognoso e incivile. Voglio esprimere, a nome mio e di tutta la Regione la più profonda solidarietà alla famiglia di Aldo Moro per un gesto che suscita sdegno e va contro la storia del nostro Paese») e il sindaco Walter Veltroni («profanare la memoria di uno statista ucciso dalla mano assassina del terrorismo è un gesto criminale e vergognoso che la città tutta condanna con assoluta fermezza»).
Ma il gesto più concreto lha fatto il coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Giro, che si è recato in via Fani per rendere omaggio al teatro di una delle più tragiche pagine della storia italiana. «Sono fiero di essermi recato a via Fani per onorare la memoria di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta - ha detto Giro - e sono orgoglioso di averlo fatto con il nostro coordinatore regionale dei giovani del Lazio Giancarlo Miele, perché è ai giovani che in questi frangenti occorre dare prova di rigore morale e di attaccamento ai valori». «Abbiamo espresso la solidarietà del partito e di Silvio Berlusconi - aggiunge Giro - ai familiari di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta; abbiamo voluto dire loro che non li lasceremo soli perché onorare la memoria di Moro e degli uomini della sua scorta vuol dire difendere la libertà di tutti gli italiani».
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