Al Giro del Fullo l’ennesimo incidente

«Due giorni fa c’è stato l’ennesimo incidente. Due auto si sono scontrate e per poco non c’è scappato il morto. Noi abitanti della zona del Giro del Fullo lo diciamo da tempo: le nostre strade sono pericolose, ma nessuno ci ascolta. Comune, Municipio Valbisagno, Amt e vigili urbani fanno orecchie da mercante e chiudono gli occhi davanti a strade inadeguate, spesso teatro di incidenti anche gravi, al degrado degli arredi urbani, ai parcheggi ostaggio delle auto dei pendolari e vietati ai residenti, alle linee bus con orari e servizi inutili alle carcasse delle auto abbandonate e non rimosse». È un fiume in piena Anna Maria Leale, del comitato di cittadini protestano per lo stato di abbandono in cui si trova l’area. «Attraverso i nostri legali - aggiunge - abbiamo presentato esposti denunciando le situazioni a rischio. Solo l’Amt ci ha risposto, con spiegazioni burocratiche poco convincenti». Le lamentazioni dei residenti riguardano prima di tutto la sicurezza stradale: «Dalla casa di riposo per anziani di via Struppa alla rotonda di piazza Malassana non ci sono semafori o dissuasori. Le auto sfrecciano a velocità elevate con seri pericoli per i passanti». C’è poi lo stato di degrado di strade e piazze, i parcheggi occupati dai pendolari a scapito dei residenti, le carcasse di auto abbandonate e bruciate che non vengono rimosse.

Commenta amara Anna Maria Leale che tempo fa aveva raccolto trecento firme di protesta: «La zona del Giro del Fullo è stata abbandonata dalle istituzioni. Forse perché è abitata soprattutto da anziani? Se fosse così sarebbe davvero grave, soprattutto da parte di chi amministra servizi di cui hanno diritto tutti i cittadini. Senza distinzioni».

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