Giro di mazzette per frodare il Fisco

BLITZ Le Fiamme gialle: «Sgominata una banda criminale che ha truffato milioni di euro»

Un giro vorticoso di mazzette per ridurre i danni o evitare i controlli fiscali su una montagna di fatture dubbie nel mondo che ruota attorno alla concia delle pelli; un sistema collaudato nel tempo da cui in tanti, a più livelli, hanno tratto benefici. Una truffa da milioni di euro. A guadagnarne, secondo quanto ricostruito dalle indagini della Guardia di Finanza di Vicenza, che ha messo le mani su un «bubbone» di presunte tangenti, sono stati 55 imprenditori pagando meno multe e tasse su evasioni fiscali accertate; 13 commercialisti e 9 dipendenti dell’ufficio delle entrate che avrebbero ricevuto congrue mazzette. A fare due conti, l’ammontare del denaro che passava da una tasca all’altra supererebbe i due milioni di euro per un totale di 68 episodi di corruzione accertati. Un giro di «benefit» che è cessato quando alle prime ore dell’alba è scattato il blitz delle Fiamme gialle di Vicenza: agli arresti sono finiti sette commercialisti e un funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Sono stati inoltre notificati tre provvedimenti interdittivi nei confronti di altri due commercialisti e di un funzionario pubblico. Complessivamente, nell’inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Vicenza, sono coinvolte 77 persone, tra imprenditori, commercialisti e pubblici ufficiali. Le indagini dei finanzieri, cominciate mesi fa, hanno infatti fatto emergere un diffuso sistema di frode all’Iva che coinvolge imprese della concia delle pelli della Valle del Chiampo. Le Fiamme gialle hanno messo gli occhi su oltre 200 imprese, ritenute responsabili di avere emesso fatture per operazioni inesistenti per un miliardo e 400 milioni di euro.

Scavando nel mondo della concia, è stato portato alla luce un sistema criminoso strutturato costituito da dipendenti dell’amministrazione finanziaria, oltre che da numerosi professionisti e consulenti tributari, che di fatto ha alimentato e reso possibile attuare degli illeciti tributari rilevanti.

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