da Milano
E pensare che sabato parte il Giro dItalia. Salperà dalla Sardegna, da Caprera, con una cronosquadre, preceduta venerdì da una cerimonia dapertura in perfetto stile olimpico, con le squadre che sfileranno precedute dalla loro bandiera e si porranno, in bellordine, sul ponte di volo dellAmmiraglia della Marina Militare, la portaerei Giuseppe Garibaldi, che accoglierà i 198 atleti e il seguito, per celebrare nel migliore dei modi linizio del Giro dItalia numero 90, non a caso dedicato alleroe dei Due Mondi di cui ricorre questanno il Bicentenario della nascita.
E pensare che ci sarebbe anche da raccontare una corsa, che i ciclisti devono affrontare con il massimo dellimpegno e della credibilità, ma intanto gli effetti devastanti dati dall«Operacion Puerto» si ripercuotono anche sul Giro. LUci, ancora una volta tace. Angelo Zomegnan, direttore della corsa rosa, dopo aver scritto al presidente Pat McQuaid una prima volta il 3 maggio scorso, per ribadire la propria adesione alla lotta al doping e chiedendo di sapere quali altri corridori sono coinvolti in questa brutta faccenda, ieri mattina ha nuovamente scritto al numero uno dellUci, non avendo ricevuto nel frattempo alcuna risposta.
Il direttore del Giro non si è perso danimo. Ha scritto, ha parlato, ha tessuto rapporti importanti con tutte quelle squadre che hanno nelle proprie file corridori che potrebbero essere dannosi allimmagine della corsa rosa e ha atteso pazientemente. Ha svolto un delicato lavoro diplomatico, cercando di far capire che è bene per tutti che questi corridori restino a casa, che al Giro non vengano per non creare ulteriore turbativa laddove ce nè già molta.
Non sono molti i corridori «indesiderati», ma qualche nome ingombrante cera. La spagnola Caisse d'Epargne, per esempio, ha escluso ieri pomeriggio i due corridori che erano stati selezionati ma sono coinvolti nell'Operacion Puerto, vale a dire Costantino Zaballa e Ruben Plaza. Già qualche giorno fa erano finiti al centro dellattenzione: la squadra aveva fermato Zaballa prima della Liegi-Bastogne-Liegi (gara organizzata dallAso, la società del Tour de France), mentre Ruben Plaza aveva regolarmente partecipato negli stessi giorni alla Vuelta Rioja, breve corsa a tappe spagnola, tra laltro da lui vinta.
«Devono assumersi le proprie responsabilità ha detto Zomegnan, richiamando lintervento dellUci e farci sapere chi può correre e chi no. Perché se lUci, lente che sovrintende il ciclismo mondiale, dà la patente, poi non possiamo essere noi a impedire di guidare».
A togliere le castagne dal fuoco ci hanno pensato direttamente i team, che hanno ben compreso la situazione e lo stato di emergenza gridato dal direttore del Giro. Basso è a casa, Scarponi anche, Jorg Jaksche e Tyler Hamilton sono stati esclusi dalla rosa del Team Tinkoff. In pratica la corsa rosa dovrebbe partire dalla Sardegna senza figure ingombranti, anche se luragano dellOperacion Puerto, che ha prodotto esclusioni eccellenti, lascerà non pochi strascichi sulla corsa rosa prossima a partire da Caprera.
Che corsa sarà? Una corsa che avrà il compito soprattutto di riconquistare laffetto dei tifosi. Sarà la corsa di Damiano Cunego e Gilberto Simoni, Paolo Savoldelli e Danilo Di Luca, che dovranno vedersela con una risicata schiera di stranieri, e avranno il compito di rianimare una corsa e uno sport che è in terapia intensiva prima ancora di partire.
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