Fine dei premi a pioggia per tutti e, soprattutto, introduzione di un codice di disciplina al quale uniformarsi, pena il licenziamento. Sono queste le principali novità contenuta nella bozza del contratto collettivo per i dirigenti di Regioni e autonomie locali, discusse in un testo ispirato ai criteri di trasparenza ed efficienza delle amministrazioni pubbliche introdotti dal tandem ministeriale Brunetta-Sacconi.
Valutazione. Gli enti locali devono dotarsi di strumenti tali da consentire una «gestione orientata al risultato». A tale scopo i dirigenti devono fissare procedure per migliorare le prestazioni collettive, per ottimizzare le condizioni di fruibilità dei servizi (anche attraverso lampliamento degli orari di apertura degli sportelli). Insomma, i cittadini-utenti sono in primo piano e a loro deve essere rivolta massima attenzione accelerando le procedure, riducendo i tempi di attesa e migliorando la gestione delle risorse.
Disciplina. Laltra principale novità è costituita dallintroduzione di norme disciplinari alle quali i dirigenti devono attenersi. Il codice comporta 14 obblighi tra i quali, ovviamente, il rispetto della legge e il perseguimento dellinteresse pubblico. Tra le prescrizioni, tuttavia, figura anche la «tempestiva comunicazione delle assenze» e l«astensione da comportamenti lesivi della dignità della persona». In ufficio e nei corridoi con colleghi, sottoposti e cittadini-utenti il dirigente sarà tenuto al massimo decoro. Vietati alterchi, litigi e lutilizzo delle vie di fatto. Inoltre è proibito avvalersi delle risorse dellente per ragioni che non siano di servizio (fax, stampanti e fotocopiatrici ad esempio vanno utilizzate solo per il lavoro). È vietato chiedere doni e regalie in cambio di «favori». Non si possono, infine, adottare decisioni che possano favorire parenti e conviventi. Obbligatorio comunicare subito allamministrazione lessere oggetto di azione penale.
Sanzioni. La mancata osservanza del codice disciplinare è punibile in quattro modi: sanzione pecuniaria, sospensione, licenziamento senza e con preavviso. La sanzione pecuniaria viene comminata, tra laltro, anche per lopposizione di rifiuto alle visite personali disposte a tutela del patrimonio dellente (perquisizioni anonime effettuate a fine turno; ndr) e per la tolleranza di abusi commessi dai dipendenti. Le recidive comportano sanzioni sempre maggiori.
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