Cronaca locale

Giro di vite per chi non paga la refezione: bimbi a digiuno e denuncia per mamma e papà

Giro di vite a Rho, per le famiglie che non pagano la mensa scolastica. Dal prossimo anno infatti, nel caso di morosi cronici, sarà sospeso il Servizio di refezione scolastica. Un provvedimento che si tradurrà nella mancata possibilità per gli scolari di poter frequentare le lezioni con il tradizionale modulo di «tempo pieno», e che comporta la permanenza a scuola durante la refezione. Senza pasti, i bambini dovranno andare a casa durante la pausa refezione, per poi rientrare in tempo per le lezioni pomeridiane. Ma la morosità comporterà anche conseguenze più gravi e di tipo penale. Nei confronti degli utenti morosi, scatterà la segnalazione al Tribunale dei Minorenni dello stato dei bambini i cui genitori, o coloro che ne esercitano la potestà, non provvedono a garantirne e a soddisfarne i bisogni primari . «Segnalare all’Autorità Giudiziaria la negligenza da parte delle famiglie è previsto dalla legge – dicono in comune - ; procederemo per quelle morose o che non si rendessero disponibili a un incontro con i Servizi Sociali comunali, nel caso di situazione, anche temporanea, di difficoltà socio-economiche». L’Amministrazione civica di Rho è da tempo impegnata in azioni volte a ridurre le morosità relative ai servizi comunali; nello specifico, una delle voci più significative riguarda il recupero dei debiti relativi ai pasti delle mense scolastiche non pagati nel corso degli anni scolastici precedenti. “ Abbiamo inviato alle famiglie, con morosità superiore a 100 Euro, due avvisi con l'invito a regolarizzare la propria posizione o eventualmente, in caso di reale bisogno, a prendere contatto con i Servizi Sociali comunali. A giugno il debito di queste famiglie era pari a complessivi 220.00 Euro; a fine settembre tale importo è sceso a 120.000 Euro, con una diminuzione del fenomeno pari a circa il 45%.

” Nonostante l'intervento comunale, la situazione delle morosità è rimasta comunque critica, tanto da aver portato l’Amministrazione Comunale all’introduzione di nuovi criteri, più restrittivi, per la permanenza degli scolari nel servizio di refezione scolastica.

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