Che lo faccia. Che mantenga fede alla boutade (?), al pesce daprile autunnale (?), allavvertimento a norma di regolamento locale (?). Vediamo se il giudice brasilero Paulo Castilho, procuratore - val la pena sottolineare - presso il Tribunale criminale di San Paolo, avrà il fegato e lincoscienza di mantenere fede a quanto dichiarato al quotidiano Folha de S.Paulo: «Farsi superare o lasciar vincere Alonso è una frode sportiva. Se Massa lo farà, uscirà dal circuito in manette».
No, impossibile, trattasi di battuta, sarebbe assurdo fosse il contrario. Tanto più a San Paolo, megalopoli dove la gente vive asserragliata dentro casa, dove - anche uscendo dal circuito di Interlagos - devi prima assicurarti di aver chiuso per benino lauto, di non avere orologi o gioielli in mostra perché altrimenti ti fermano, ti puntano una pistola in viso, ti prendono tutto e se non li innervosisci troppo magari ti lasciano persino campare. No, in un simile ambiente, scomodare carte bollate e addirittura manette per un sorpasso, sarebbe una follia. Anche se, in base allarticolo 41 dellEstatuto do Torcedor (la norma varata in Brasile nel 2003 per garantire la trasparenza delle attività sportive), una simile condotta in gara significherebbe «frodare» o «partecipare ad una frode». Traduzione: chi lo fa rischia una condanna da 2 a 6 anni di carcere oltre ad una pesante sanzione pecuniaria.
Spostandoci su cose serie, diciamo però che il Brasile tutto conta parecchio su Felipe perché il ragazzo, a casa, è solitamente uniradiddio. Pole nelle ultime tre gare disputate a Interlagos, eccezion fatta per il 2009, quando era fermo per linfortunio di Budapest. E due vittorie che sarebbero state tre se non avesse ceduto quella ormai in tasca per aiutare Raikkonen a conquistare il titolo 2007. Forse è questo che teme il giudice tifoso. Di certo Felipe è conscio del proprio ruolo cruciale e dice: «Aiutare il mio compagno? Sono un professionista e lho già fatto in passato... Comunque io punto a vincere la gara... Di sicuro è importante togliere punti agli altri piloti». Verissimo. Alonso, 231 punti contro i 220 di Webber, potrebbe infatti diventare campione del mondo se riuscisse a guadagnarne altri 15 (esempio: lo spagnolo primo, Webber quinto o più indietro). La Red Bull un giorno dice che aiuterà Mark e un giorno nega, fatto sta Vettel, punti 206, si dà ancora in corsa.
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