Il giudice: «Merlino è un imprenditore senza scrupoli»

«Privo di scrupoli, dedito esclusivamente e ad ogni costo a moltiplicare i propri profitti, abusando della sua posizione di imprenditore e di datore di lavoro». Così il gip di Milano Giuseppe Vanore descrive Giovanni Merlino, il titolare della Eureco, la società di smaltimento rifiuti di Paderno Dugnano arrestato ieri per il pericolo di reiterazione del reato, poiché titolare anche di altre aziende nello stesso settore.
Nell’ordinanza di custodia, il giudice sostiene che l’imprenditore aveva una «diretta percezione per pregresse vicende che avevano riguardato la sua attività di imprenditore» dell'esistenza dei gravissimi rischi d'incendio determinate dalle modalità di organizzazione del lavoro all'interno dello stabilimento Eureco.
«Già in passato - annota il gip - vi erano stati incendi di piccole o medie dimensioni presso Eureco», come testimoniato da alcuni dipendenti.

Pur in presenza di questi precedenti, Merlino «non dispose l'adozione di alcuna cautela in ordine alle modalità di trattamento dei rifiuti, anzi, dopo il 5 agosto e nonostante il venir meno, proprio a causa di un incendio, dell'impianto di captazione e abbattimento delle emissioni, nell'insediamento produttivo i rifiuti pericolosi erano trattati con le stesse modalità». La morte dei quattro operai, insomma, non fu incidente: ma un effetto collaterale, del tutto prevedibile, dei metodi di Merlino.

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