"Giuditta" del Botticelli: 26 mila visitatori Ancora 5 giorni per ammirare il capolavoro

In occasione degli ultimi cinque giorni di esposizione del capolavoro botticelliano "La Giuditta", ha luogo oggi, al Museo Diocesano di Porta Ticinese 95, la conferenza straordinaria di Monsignor Franco Giulio Brambilla, vicario episcopale per la cultura dell'Arcidiocesi di Milano. Nella sua lezione, Mons. Brambilla propone una lettura a tutto campo (storica, artistica, letteraria, teologica) dell'opera, per meglio sottolineare l'importanza di un capolavoro di questa portata. "La Giuditti", dipinta intorno al 1470, rimanda a un epoca in cui l'artista toscano elimina progressivamente il chiaroscuro, e sceglie uno schema compositivo del tutto nuovo dove tono, registo stilistico e narrazione rivelano un sostanziale cambiamento. "Il ritrono di Giuditta a Betulla", quersto il titolo completo del quadro, mostra colori chiari e toni che contrastano singolarmente con "La scoperta del cadavere di Oloferne", coevo e anch'esso esposto.

Le due piccole opere debbono essere esaminate a distanza ravvicinata per poter meglio comprendere l'autentico valore di questo dittico espressamente pensato come tale. In soli 60 giorni, la mostra è stata vista da 26mila persone. L'orario di apertura è tutti i giorni, dalle 10 alle 18, il catalogo che accompagna l'esposizione è della Silvana Editoriale.

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