Giulia, fisico da miss però non farà calendari

Se diciamo che è una bella ragazza bruna, nata a Camposanpietro (Padova) il 23 luglio 1990, che i suoi genitori si chiamano Fabrizio e Marica e che ha una sorella, Sofia, di 13 anni, forse si osserverà che ci troviamo di fronte a una normale famiglia italiana. E invece nei percorsi di vita e nelle traiettorie del destino di Giulia Molinaro, e di chi l'ha messa al mondo, c'è ben poco di convenzionale. C'è, piuttosto, quel tanto di affascinante inatteso che sembra accompagnarci alle soglie di una piacevole favola moderna.
Intanto va detto che Giulia, gemma dilettante della nostra nazionale di golf, al termine di un 2007 ricco di soddisfazioni si è piazzata seconda nel prestigioso Orange Bowl. Ma l'impresa assume un significato particolare se si pensa che la sua prima lezione di golf l'ha presa nell'aprile del 2003 a Villa Condulmer sotto la guida del maestro Enrico Trentin. In pochi anni la novizia ha scalato una montagna dando prova maiuscola d'essere nata per lo sport: ha infatti anche trascorsi tennistici e ama il nuoto, il kite surfing, lo sci, il basket e il cricket. È alta 1 metro e 78, pesa 62 chili: un fisico esemplare.
Ma qui siamo appena al principio della storia che lei mi ha in questi giorni raccontato dagli Stati Uniti dove si trova. Eccola.
«Mio padre che, anche lui, gioca a golf come mia sorella la cui vera passione però sono i cavalli, è un managing director e da 25 anni si occupa di turismo in Kenya, al Galdessa Park, organizza safari… Laggiù, durante la mia infanzia, ho vissuto momenti indimenticabili. Mia madre si occupa delle nostre ville in costa sull'oceano Indiano dove sono cresciuta e ho trascorso la maggior parte della mia vita prima di trasferirmi in Florida. Sono ville che vengono affittate con personale e servizi molto curati».
Giulia, che dal 2006 è alla Pendleton School IMG Academy Bradenton, per ora non ha un fidanzato e confessa che non poserebbe mai per certi calendari, alla maniera della Sandolo. A parte il golf, qual è il corso dei suoi studi? «Sono all'ultimo anno in High School, equivalente al nostro quarto anno di liceo. Sto studiando cinque materie: matematica, letteratura inglese, storia americana, chimica e government». Ma quando non è in Florida, dove vive? «Bella domanda, vorrei saperlo anch'io. Purtroppo è sempre più difficile tornare in Kenya. L'Africa mi manca tantissimo, però appena finisce la scuola in Florida rientro in Italia per le gare. Sono sempre in viaggio con la nazionale da maggio a fine agosto. La mia casa in Italia è a Treviso dove risiedo nei periodi liberi e mi alleno con il mio coach Trentin a Villa Condulmer».
In America le manca la cucina italiana? «Tantissimo. Questo è senza dubbio il lato negativo della mia permanenza negli Usa». Il suo colpo più bello nel golf? «Il drive in draw». I colpi che deve migliorare? «Quelli speciali da posizioni strane o con ostacoli e la mia media putt». Il suo giocatore-modello preferito? «Sergio Garcia». Il suo futuro lo vede nel golf, come professionista, o nell'approdo ad altre attività? «Non ho idea se passerò professionista. Al momento sono felice perché ho firmato per l'Arizona State University dove ho ricevuto una borsa di studio del 100 per 100. Andrò a vivere a Phoenix, mi allenerò con la terza squadra nel ranking del college golf femminile.

Avrò la possibilità di studiare business in una delle migliori università e potrò verificare il mio livello golfistico giocando con le più forti dilettanti del mondo. Il giorno in cui i risultati fossero buoni, potrei alla fine del college considerare la possibilità di provare a passare professionista». Giulia, una velocista, sa darsi pure i ritmi di una ragionata corsa nel tempo.

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