Giuni Russo: un dvd per ricordare la sua voce di cristallo
14 Settembre 2005 - 00:00Cesare G. Romana
da Milano
È un piccolo crimine che gli album capitali di Giuni Russo, e in particolare lo splendido Energie, non siano stati riproposti se non recentemente su un mercato popolato di tante balordaggini. Ben venga dunque questo Mediterranea Tour, divudì inedito che evoca un concerto dell84, e che ci restituisce Giuni al culmine del suo talento dautrice e interprete.
Lamorevolissima produzione di Maria Antonietta Sisini, che della grande artista fu compagna e coautrice preziosa, e la supervisione di Franco Battiato esaltano ulteriormente un documento davvero emozionante, su una cantante che Marinella Venegoni, nella sua bella presentazione, racconta «inquieta sempre, e dolcemente ribelle», celebrandone «la voce di perla», la «contaminazione tra lirica, pop elegante e jazz» e infine lindole «solare, semplice, diretta anche nelle tempeste delle difficoltà»: quelle - la malattia che ce lha sottratta - volute da un destino spietato, e quelle legate alla sordità di tanto mondo discografico e mediatico.
Ecco così, nellanniversario della scomparsa, rivivere in questo divudì, affiancato dalla ripubblicazione dellalbum A casa di Ida Rubinstein, la Giuni più colta e assorta, più votata ad un linguaggio musicale che conciliasse tradizione e innovazione. Senza escludere la Giuni che non disdegnava di concedere, alla sua splendida voce sopranile, qualche frizzante divertissement, come Unestate al mare, pagina balneare non priva duna sua provocatoria genialità, o Limonata cha cha, scintillante di humour e di ammiccante mal dAfrica.
Ovvio che di ben altra arditezza, e spessore, vibrano nel divudì brani come Laddio, tratto appunto dallinimitabile compendio di Energie, eppoi la struggente Mediterranea, Lettera al governatore della Libia firmata da Battiato, la bohème iberica di Le contrade di Madrid e ancora laffresco quasi biblico di Babilonia e linvito damore di Sere dagosto. Tutte testimonianze della dovizia espressiva, e della portentosa duttilità, duna voce che svetta limpida e tagliente, o sacqueta in morbidezze di velluto: umbratile e lucente, tenera e appassionata e ironica.
Altri brani, videoclip, reperti e in più unaccorata testimonianza di madre Emanuela del Carmelo di Chiaravalle - cui Giuni, interprete tra laltro di brani di Teresa dAvila e Giovanni della Croce, fu particolarmente legata - completano il tracciato del disco.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.