Lennesima mancata seduta consiliare di ieri dimostra che la giunta regionale sa «barricarsi» ad hoc per non decidere se non laumento delle tasse e la chiusura degli ospedali. Laccusa è di Stefano De Lillo (Forza Italia), vicepresidente della commissione Sanità. «Ieri un sindacato come la Fials-Confsal - denuncia De Lillo -, oggi unassociazione di utenti come il Codici denunciano di essere stati esclusi da tavoli e concertazioni sulla sanità regionale: dichiarazioni che si trovano sulla stessa lunghezza donda di quelle che vengono dal Consiglio regionale, ovvero lassemblea democraticamente eletta dai cittadini. Quello che ai cittadini, ai lavoratori, alle forze sociali di questa regione appare sempre più evidente - chiude - è che la giunta si è barricata nel palazzo per chiudere gli ospedali, aumentare le tasse e far pagare cari medicinali e servizi sanitari ai cittadini».
Per il capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, «il problema non è della consistenza numerica delle commissioni, o della giunta. Né di maggioranze più o meno blindate, ma è legato allomogeneità politica che tiene unita il centrosinistra». «Afflitta dallo stesso male - prosegue Pallone -, lUnione produce le stesse patologie: defezioni in Consiglio dei ministri e in giunta, assenza di numero legale in Parlamento come alla Pisana. Quando il confronto si fa serrato su temi quali politica estera, sanità, famiglia, infrastrutture, lalleanza non tiene, il riformismo annega, lestremismo ideologico della sinistra estrema ha il sopravvento. Il risultato è: paralisi politica e amministrativa. Saremmo tutti più sereni se riuscissero a prenderne atto».
Polemico anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Prestagiovanni: «Questa è lennesima prova di una maggioranza che arranca, che non riesce a produrre materiale per laula. Sono tutti in alto mare sulle nomine da fare. La maggioranza è composita, fa opposizione anche a se stessa. Forse non vi ricordate quando la Margherita non ha partecipato al dibattito sulla sanità, o quando Maria Antonietta Grosso ha votato il bilancio con i distinguo? Cè una maggioranza che non riesce a trovare un momento di sintesi. La richiesta fatta al governo di proroga del commissariamento per i rifiuti, ne è la riprova. I lavori dellaula iniziano con ritardo perché prima del Consiglio regionale c'è sempre prima una riunione di maggioranza in cui devono risolvere i problemi interni».
Infine Luigi Celori, consigliere regionale di Alleanza nazionale, si dice pronto ad organizzare unoccupazione dellaula consiliare. «Il nulla che avanza. Dopo uninterminabile conferenza dei capigruppo durata cinque ore, la maggioranza che governa la Regione Lazio decide di non decidere - denuncia Celori -. Salta il Consiglio regionale e lunica cosa che si registra sono le lamentele e le frustrazioni dei consiglieri della maggioranza scavalcati quotidianamente dai programmi degli assessori esternati sulla stampa, che debbono comunque difendere. Come consigliere di Alleanza nazionale ho denunciato più volte le incapacità di questaula a produrre alcunché. Con la scusa che lincarico e una poltrona non si nega a nessuno, troppi consiglieri sono stati sterilizzati da finti incarichi e da laute prebende. Tutto questo non fa certo comodo ai cittadini del Lazio».
«Personalmente - conclude Celori - non amo discutere di aria fritta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.