Cronaca locale

La giunta non vuole vietare il fumo a San Siro

Passa in consiglio comunale, ma lascia più che tiepida la giunta. Divide Palazzo Marino la mozione antifumo che vorrebbe proibire sigari e sigarette allo stadio di San Siro. Una proposta che farebbe del Meazza il primo stadio smoke free d’Italia e uno dei primi d’Europa. Sull’esempio di quello dell’Arsenal dove i tifosi hanno già detto addio al tabacco. Sicuramente sostituito da qualche pinta di birra.
A Milano Stefano Carugo, medico cardiologo e consigliere di Forza Italia, promette che la sua crociata andrà avanti. Sua è la prima firma in calce alla mozione salutista passata con i voti bipartisan dell’aula. E lui assicura che la strada imboccata è quella giusta. Ora, annuncia, il prossimo passo sarà convocare una commissione congiunta Sport e Sicurezza a cui parteciperanno anche i rappresentanti di Inter e Milan. «Andranno studiate possibilità e modalità per applicare la normativa. Potremmo cominciare dal primo anello, quello più sorvegliato e poi valutare la possibilità di estendere il divieto anche agli altri settori». Nessun dubbio? «Sono stato al Forum di Assago a vedere l’Armani basket. Per due ore nessuno si sogna di accendere la sigaretta. Eppure tensione ed emozione erano alle stelle. Lo sport è salute, non credo che rinunciare anche a San Siro sarebbe un dramma».
Non la pensano così gli assessori. Muto, per ora, il vicesindaco Riccardo De Corato. Assolutamente contrario Giulio Gallera. «Meglio fumare una sigaretta - assicura - che buttare bengala o motorini in campo. Io non fumo, ma penso che non sia opportuno fare i talebani. Lo stadio è luogo di tensioni e passioni. Lasciamo i tifosi fumarsi una sigaretta in pace». Di «falso problema» parla Domenico Zampaglione, assessore all’ambiente. «Due ore di fumo passivo in 15 giorni e in un ambiente aperto, non mi sembrano una grave minaccia per la salute. Diverso è il caso del fumo in ufficio, dove uno è costretto a subire per otto ore al giorno. Allo stadio, semmai, è una questione di educazione e rapporti interpersonali. Chi fuma è giusto che chieda a chi gli siede vicino se dà fastidio». «Sono un non fumatore convinto - assicura Giovanni Bozzetti -. Ma la considero una misura assurda, un accanimento inutile. San Siro ha ben altri problemi.

Di questo passo dovremo proibire di fumare alle fermate del tram o in Corso Vittorio Emanuele il sabato pomeriggio».

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