Roma

La giunta provinciale di Viterbo rischia la crisi sul caso-precari

Centrosinistra sotto accusa per la mancata regolarizzazione dei lavoratori di un proegetto

La giunta provinciale di Viterbo guidata da Alessandro Mazzoli, già in fibrillazione da tempo, rischia di trovarsi nel pieno di una crisi politica dagli esiti imprevedibili. L’ultima spina è la mancata stabilizzazione dei lavoratori precari. Un argomento sul quale la maggioranza, spesso in difficoltà per mancanza del numero legale e agitata da dissidi interni - con i big nazionali della Margherita che minacciano addirittura il ritiro degli assessori - rischia di liquefarsi. Al centro delle accuse, lanciate in consiglio e sulla stampa locale da Francesco Battistoni di Forza Italia, c’è soprattutto l’assessore Stefano Di Meo del Pdci. Di Meo, ex sindacalista considerato vicino a Marco Rizzo, non è ancora riuscito a dare alcuna risposta alle decine di lavoratori che rischiano di trovarsi in mezzo alla strada per il mancato rinnovo del «cantiere scuola-lavoro» che opera nel settore della viabilità provinciale.
«L’assessore Di Meo - rincara la dose Battistoni - predica bene e razzola male. La scorsa settimana, per esempio, non ha esitato a scendere in piazza a Roma, accanto ai suoi compagni di partito e alle rappresentanze dei sindacati di base per chiedere al governo Prodi un concreto impegno per la stabilizzazione dei lavoratori precari, a cominciare dalla legge finanziaria. Niente da eccepire, per carità. Però bisognerebbe avere un minimo di coerenza nei comportamenti. Come fa Di Meo, in veste di assessore alle Politiche per il lavoro di Palazzo Gentili, a non preoccuparsi del futuro di questi lavoratori?».
Il contratto del cantiere scuola-lavoro è in scadenza proprio in questi giorni e finora, fa notare ancora Battistoni, «nonostante le generiche assicurazioni fornite a parole dal presidente Mazzoli, non c’è nulla che possa far pensare a una proroga almeno di un anno. Eppure questa giunta di centrosinistra continua ad affermare falsamente che uno dei princìpi fondamentali sui quali si muove politicamente è proprio quello della lotta al precariato».
Di Meo cerca di difendersi addossando le responsabilità alla precedente giunta di centrodestra guidata da Giulio Marini. «Ma le responsabilità della giunta Mazzoli - risponde Battistoni - sono evidenti: invece di lamentarsi ora per le ristrettezze imposte dalla Finanziaria, avrebbero potuto risparmiare sulle segreterie degli assessori, sul direttore generale, sui dirigenti e sulle consulenze esterne.

E ora, a cominciare proprio da Di Meo pretendono di far pagare ai lavoratori precari il costo della loro incapacità amministrativa».

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