Hanno chiesto alla «base» che cosa volesse fare. La risposta è un ultimatum agli alleati: si sottopongano a un giuramento padano, o la Lega Nord è pronta a correre da sola alle prossime elezioni amministrative.
Per la Casa delle Libertà, si tratterà di dire sì ai tanti no del Carrocio: no al voto amministrativo agli immigrati, no alla moschea a Cornigliano, no allinceneritore. E poi abolizione dellIci sulla prima casa entro i prossimi cinque anni, modifica del regolamento delle aziende comunali, con nomine decise dal consiglio comunale e non più direttamente dal sindaco, i vigili impegnati nel censimento delle abitazioni del centro storico per colpire chi sfrutta limmigrazione clandestina. E anche Nervi e Pegli autonome, e perché no, anche Cornigliano, che dovrà «oggi è schiacciata su Sestri Ponente e invece dovrà avere maggiore rappresentanza»
Sono solo alcuni dei punti «per noi irrinunciabili» avverte il segretario regionale Francesco Bruzzone, perché «non abbiamo trovato un solo argomento per salvare la giunta di Giuseppe Pericu, e perché Genova è ormai una città in preoccupante declino dal punto di vista sia sociale sia economico» aggiunge il segretario provinciale Bruno Ferraccioli. Se gli alleati diranno sì, allora la Lega Nord sarà pronta a dialogare. Altrimenti il partito di Bossi correrà da solo alle prossime amministrative. Il candidato ideale della Lega per la carica di primo cittadino «è lantitesi di Edoardo Sanguineti (proposto da Unione a Sinistra, ndr) e di Pericu: una persona dinamica, possibilmente giovane, che sappia dare una svolta a questa città piena di problemi». Pericu, ha fatto notare Ferraccioli, negli ultimi anni si è rivelato infatti «un sindaco seduto».
Per trovare un candidato, annuncia Bruzzone, la Lega si apre alla città: «Fino a oggi abbiamo scelto sempre tra i nostri iscritti, questa volta chiediamo ai genovesi di fare proposte. Chiunque può candidarsi con noi, basta che giuri su questo programma». A valutare le candidature sarà una commissione ad hoc, formata da Ferraccioli, Edoardo Rixi il capogruppo a Tursi, Francesco Belsito, Bruno Ravera, Paolo Cenedesi. Su ciascuno dei punti indicati la Lega promuoverà dibattiti e se sarà il caso scenderà in piazza: «Perchè ne abbiamo le scatole piene di alcune cose, come il voto agli immigrati e la moschea - ha detto Bruzzone -, e non guardiamo più in faccia a nessuno, a destra e a sinistra». Nel suo programma la Lega indica tra laltro lo studio di un tunnel che colleghi il porto di Voltri allOvadese per il traffico di container, e due linee di trasporto pubblico su monorotaia da Multedo a Brignole e da Brignole in Val Bisagno, costo 300 milioni di euro, tempi di realizzazione 5 anni.
I leghisti vogliono inoltre più controlli sui phone center, «spesso usati per il riciclaggio di denatro», il proseguimento del censimento delle abitazioni nel centro storico contro i dormitori e lo sfruttamento degli immigrati, e più poteri di controllo ai vigili urbani, che potrebbero avere anche unità cinofile, la revisione dei criteri di assegnazione delle case popolari.
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