Giustizia lenta? Il tribunale si affida al web

Giustizia lenta e polverosa? Non a Milano, dove si sfruttano le fibre ottiche per le pratiche giudiziarie. Questa l’idea guida che ha messo insieme, in un’inedita alleanza, Tribunale e Avvocatura milanese per rendere possibile l’invio di atti e documenti in formato digitale per via telematica, senza accesso agli uffici e con immediata conoscibilità. Si promuove così l’uso dell’informatica per velocizzare e razionalizzare le prassi giudiziarie. Grazie a questa iniziativa il Tribunale, fin dal 2007, sta realizzando risparmi di tempi e risorse per i decreti ingiuntivi, prima tappa per arrivare al progetto di un «processo civile telematico», cioè all’informatizzazione il più possibile estesa del contenzioso civile. L’Ufficio civile del Tribunale di Milano ha introdotto una procedura dematerializzata per i ricorsi che restano in formato elettronico fino al momento in cui l’ingiunzione è notificata al debitore. Tutte le comunicazioni tra avvocati e uffici giudiziari sono telematiche, i provvedimenti del Tribunale sono degli originali informatici, archiviati e comunicati come tali. Da gennaio a luglio 2008 sono stati elaborati 9.

479 decreti ingiuntivi telematici (18 % del totale); mentre il numero degli Avvocati telematici è pari a 1104, in costante crescita. Fino a due o tre anni fa a Milano erano necessari dai 60 ai 90 giorni contro i 12 attuali.

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