Glauco Mauri e Roberto Sturno riportano per il secondo anno sulle scene italiane: Il Vangelo secondo Pilato, di Eric-Emmanuel Schmitt, versione teatrale in due parti: la prima La notte degli ulivi - ovvero Confessione di un condannato a morte la sera del suo arresto è prologo e antefatto della seconda «Il Vangelo secondo Pilato» che da settimana prossima sarà sul palco del teatro Franco Parenti di Milano.
La prima è la notte degli ulivi, di cui il protagonista è Gesù. Sulla collina degli Ulivi, qualche ora prima del suo arresto, Gesù si domanda come ha fatto ad arrivare a questa notte fatale. È davvero lui il Messia? E' la struggente testimonianza di un uomo che sa di dover morire il giorno dopo e rivive, fin dalla sua infanzia, il suo meraviglioso percorso umano. Una storia arciconosciuta raccontata da un punto di vista originale: è Gesù stesso che da uomo si interroga e dubita della sua natura divina, che ha paura. Non si vuole imporre una verità ma scoprire un'ipotesi sull?esistenza terreste di Cristo, la sua eccezionale umanità e la sua palpabile grazia. La seconda è l'indagine che Pilato compie sulla scomparsa del corpo di Gesù. L'ultimo giorno della Pasqua ebrea, Pilato viene a conoscenza che Gesù, lo stregone di Nazareth, è scomparso dalla sua tomba. Per evitare che il furto sia strumentalizzato politicamente contro Roma, Pilato cerca di ritrovare il cadavere. Ma Gesù riappare, vivo! Con un'accanita razionale volontà di mettere a tacere le voci di una pretesa resurrezione, Pilato comincia un'indagine che ha il ritmo e il sapore di una vicenda poliziesca, con colpi di scena drammatici venati spesso di una feroce ironia.
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