da Milano
Due giorni di fila con voci di imminente fallimento. Il titolo che crolla in Borsa fino a sfondare il minimo degli ultimi 18 anni. Una situazione insostenibile che ha portato il presidente di General Motors, Rick Wagoner, a prendere «carta e penna» e a scrivere ai suoi 325mila dipendenti come stanno le cose. Chiarendo, innanzitutto, che «non cè assolutamente un piano o una strategia o lintenzione di Gm di cadere in amministrazione controllata». E le azioni hanno reagito, ieri, con un rialzo del 6 per cento.
Secondo il Financial Times, che ha svelato lesistenza della lettera, Wagoner non ha nascosto di essere irritato per le recenti voci di mercato: «È totalmente errato» parlare della possibilità del ricorso al «Chapter 11». Motivando la sua dichiarazione con il bilancio «robusto», la liquidità di Gm, e illustrando anche la strategia della società, che mira al lancio di nuovi veicoli, a ulteriori tagli dei costi, e allaccordo appena raggiunto con il sindacato che garantirà una riduzione delle spese sanitarie di un miliardo di dollari su base annuale.
«Le perdite nella divisione Nord America (4,1 miliardi nei primi 9 mesi) sono sicuramente insostenibili, e richiedono una strategia ad ampio raggio per essere affrontate». Nessun riferimento, invece, ai problemi di Delphi - lex divisione di componenti di Gm, separata dalla società con unoperazione di spin off e già finita in chapter 11 - potrebbero avere sul gruppo. Problemi che sono al primo posto nel giudizio del mercato.
Proprio ieri un articolo del Wall Street Journal ha indicato che Wagoner continua ad avere il sostegno del proprio cda. Ma le prossime ore promettono di essere decisive per il futuro del gruppo Usa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.