Gnutti: «Basta finanza ora corro la Mille Miglia»

da Milano

«In italia non assumerò mai più nessuna carica. Ho finito, ho chiuso e nella società resto socio»: ora Emilio Gnutti, il finanziere che negli ultimi anni è stato protagonista di scalate, ma anche di traversie giudiziarie, si dedica alla Mille Miglia, che ieri partiva da Brescia. Il finanziere ha fatto anche intendere di non avere alcuna intenzione di subentrare a Marco Morelli, dimessosi di recente dalla presidenza di Hopa: «Resto solo socio». «In Italia ci sono cose che non si possono toccare, come Rcs e Mediobanca. Forse a 70anni scriverò un libro quando non mi possono più fare niente» ha confidato ai giornalisti il finanziere bresciano, facendo intendere che probabilmente renderà noti tutti i retroscena delle varie «scalate» di cui è stato protagonista, ma solo quando non sarà più perseguibile legalmente.
Gnutti ha detto di ritenere che la scelta di Palladio Finanziaria come partner per Hopa non sia stata «una scelta legata ai soldi, ma alla natura meno istituzionale e più privatistica» di Palladio. Si è comunque chiamato fuori dalla scelta di Palladio anziché di Mittel, con cui Hopa era in trattativa: «Io avrei rispettato qualsiasi scelta fosse stata fatta per il bene della società - ha spiegato -. Che Palladio sia meglio di Mittel - ha aggiunto Gnutti - è tutto ancora da dimostrare».

In ogni caso la scelta di Palladio non ha lasciato strascichi con Romain Zaleski: «I nostri rapporti sono distesi ed eccellenti - ha detto Zaleski in attesa della punzonatura della 1000 miglia a bordo della sua 356 Porsche color turchese -, Gnutti l’ho già visto».

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