La Gog ricomincia con il più grande: Mozart

«A parer mio, se la musica di Mozart è così perfetta è perché sicuramente contiene tutto... Contiene tutta la pienezza della vita, dal dolore più profondo alla gioia più pura. Esprime i conflitti più duri, spesso senza offrire una soluzione. Il quadro che ci offre è spesso terrificante. Questa musica è più che bella, è formidabile nel senso più vero del termine: è sublime, vede tutto e sa tutto». Questo lo diceva Nikolhaus Harnoncourt, suo grande interprete, ma è parere comune tra musicisti, musicologi e appassionati ascoltatori. Mozart è Mozart. E per il primo appuntamento di stagione della Gog, domani sera alle 21 al Carlo Felice, proprio con Mozart la Franz Liszt Chamber Orchestra, diretta da Jànos Rolla, apre la serata: la sinfonia giovanile in la maggiore K 134 e il meraviglioso concerto per clarinetto e orchestra K 622 sempre in la maggiore, interpretato da Michael Collins. Segue il neoclassico Divertimento per archi» di Béla Bartók; infine la «Rapsodia Ungherese n 2» di Franz Liszt - Peter Wolf. Pezzo forte della serata, il concerto per clarinetto, tra i più belli e più noti concerti per solista e orchestra nati dal genio di Mozart: il secondo movimento (tre in tutto: allegro, adagio, rondò allegro) è un capolavoro di intensità drammatica, lirico e struggente.

Composto nel 1791, due mesi prima di morire, e dedicato al grande virtuoso Anton Stadler, questo concerto prevede un accompagnamento cameristico, con l'esclusione di alcuni timbri (Trombe tromboni oboi) che potrebbero coprire la voce dello strumento protagonista. Semplicemente da ascoltare.

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