Due musicisti fra i più grandi della storia, Franz Joseph Haydn e Antonio Vivaldi, protagonisti solitari dei due concerti cameristici di questa sera. Ad Haydn rende omaggio, in occasione del secondo centenario della morte, la stagione dellOratorio del Gonfalone, investendo il suo direttore artistico, Angelo Persichilli, del doppio ruolo di flautista e direttore, coadiuvato da un gruppo di strumentisti romani riuniti nellEnsemble del Gonfalone. In programma una raccolta tanto celebrata quanto poco ascoltata, gli otto Notturni (nella forma simili ai più frequentati «divertimenti» o «serenate») dedicati al Re di Napoli, Re Ferdinando IV di Borbone, scritti originariamente per doppia «lira attrezzata» - un curioso strumento che accoppia la viella e lorganetto meccanico - oggi in disuso, e, di conseguenza, trascritti per flauto ed ensemble. Il dedicatario si dilettava nel suonare lo strumento della tradizione popolare e per questa ragione aveva chiesto ad Haydn delle composizioni, nutrendo anche la segreta speranza, alla morte del suo protettore Esterhazy, che Haydn potesse venire a lavorare in Italia, alla corte napoletana. I Notturni riuscì ad ottenerli, ma il trasferimento del musicista no, nonostante le insistenze del sovrano che certamente sarebbe stato assai prodigo di attenzioni e compensi nei confronti del musicista celebre in tutta Europa.
Alla Filarmonica c'è, invece, un Vivaldi notissimo, quello dellop.3 pubblicata ad Amsterdam nel 1711 e dedicata ad un altro potente dellepoca, il Gran Principe Ferdinando di Toscana, con la quale dedica - ma non è la sola di Vivaldi al principe mecenate - il musicista sperava di ottenere un posto nella corte medicea. Quel posto non lottenne, dovette restare a Venezia, in qualità di Maestro di Cappella della Pietà, ma, in compenso, quella sua opera gli procurò fama ed ammirazione negli ambienti musicali: Bach, di poco più giovane di Vivaldi, ne fu talmente affascinato che trascrisse per organo e clavicembalo, ben sei dei dodici concerti che costituiscono la raccolta.
Prestigioso è lensemble che li ripropone a Roma: lAccademia Bizantina - diretta da Ottavio Dantone, violino solista Stefano Montanari - che nellinterpretazione barocca sè fatta un bel nome presso il pubblico specializzato che, divenuto esigentissimo, ne sa sempre una in più degli stessi musicisti.
Oratorio del Gonfalone. Ore 21. Info: 06.6875952. Teatro Olimpico. Ore 21. Info: 06.3201752
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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