da Milano
Sale di tono lo scontro alla Silicon Valley tra i due campioni del web: Yahoo! e Google si sfidano rivendicando il possesso del motore di ricerca online più veloce e potente al mondo. A poco più di una settimana dall'annuncio della società di Sunnyvale di aver messo in atto un potenziamento che le permette di lavorare sul doppio della pagine internet di Google, Sergey Brin, co-fondatore del gruppo di Mountain View, interviene e mette in dubbio la sostanza della mossa dei rivali ipotizzando che in realtà si tratti di un «doppio conteggio». Un espediente capace di ridurre l'efficacia a favore dell'ampliamento della portata di ricerca costituendo una sorta di doping informatico. «La capacita di ogni motore di ricerca - osserva Brin - dovrebbe essere misurata sulla base delle pagine Internet effettive trovate, che vengono identificate in risposta alle richieste fatte e che sono verificate come uniche e non duplicate. Il nostro approccio è questo». Yahoo! ha dichiarato di disporre di un motore in grado di lavorare su 21 miliardi di pagine, quasi il doppio degli 11,3 miliardi di Google.
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