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Governissimo, il centrodestra si spacca

«Grande coalizione» (o «Grande Ammucchiata», dipende dai punti di vista) per risolvere la crisi del Municipio Centro Ovest, altrimenti avviato, dopo le dimissioni del presidente Minniti, a nuove elezioni. Ma se l’Udc - lo dice il capogruppo Luca Mazzolino che pure aveva firmato la mozione di sfiducia - si mostra entusiasta di un’intesa di questo tipo, la Lega - indicata fra i gruppi favorevoli all’accordo - respinge il solo pensiero di voler «inseguire le careghe come nella vecchia politica». L’idea di Grande Coalizione alla tedesca (o meglio: alla sampierdarenese) era scaturita in un comunicato firmato Pdl e Lega, diffuso due giorni fa e fedelmente riportato sulla stampa: i due partiti che avevano concorso alla caduta della maggioranza di sinistra si sarebbero resi entrambi disponibili alla formazione di una nuova maggioranza «con chi ci sta». A ventiquattr’ore di distanza, Mazzolino, a nome dell’Udc, plaude - forse in spirito natalizio - a «una maggioranza trasversale che raccolga i consiglieri e i partiti di buona volontà, disposti a fare un patto per il Centro Ovest, sapendo andare oltre i personalismi e le contrapposizioni che purtroppo abbiamo ritrovato anche nel nostro Municipio». Prontissima, invece, la presa di distanza del segretario provinciale del Carroccio, Edoardo Rixi: «La posizione nostra è chiara: si deve andare a votare con le regionali. Nessun leghista aderirà mai ad una maggioranza che non sia quella votata dagli elettori». E ancora, per chi non avesse capito: «Bisogna essere trasparenti, o di qua o di là - tuona Rixi -.

Sampierdarena e San Teodoro hanno bisogno di cambiare, di un presidente forte, di uno che si batta contro l'immigrazione, la prostituzione e le bande giovanili che assediano la delegazione, e che difenda i presidi sanitari. Pensiamo di proporre al centrodestra - conclude il segretario della Lega - un presidente vicino alla Lega, uno tosto, con le idee chiare». Un identikit così preciso da far pensare a una scelta fatta.

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