RomaUn Consiglio dei ministri appena approvata la manovra. Il governo non scherza sulla riforma costituzionale, approvata il 18 luglio, che contiene dimezzamento dei parlamentari, abolizione delle Province e creazione del Senato federale. E passa il testo alle Camere «con urgenza». Lo annuncia Roberto Calderoli, autore della bozza. «La volta scorsa per varare la riforma costituzionale impiegammo 13-14 mesi, ora gli articoli sono di meno, ma i tempi dovrebbero essere gli stessi», spiega. Calderoli sottolinea che «sono già stati avviati contatti con i presidenti delle Camere per assegnare il testo alle commissioni. Alla prima commissione della Camera dovrebbe andare il provvedimento sulle Province; a quella del Senato la riforma complessiva». Quanto al dialogo con lopposizione «abbiamo trovato un accordo in maggioranza, appena il testo sarà presentato alle commissioni ne parleremo anche con lopposizione. Dateci il tempo».
Durante la riunione il premier si è sfogato: non è più possibile che i contenuti delle telefonate private vengano sbattute sui giornali. Bisogna porvi rimedio e abbiamo dalla nostra la stragrande maggioranza degli italiani: è la prima legge che vogliono, perché l87% sa di essere intercettato.
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