Egregio dottor Lussana, a fronte di un vago senso di sconforto, peraltro ultimamente meno forte, in quanto mi pare che il Governo abbia preso un piglio più decisionista, continuo a guardare cona autentico terrore all'alternativa.
Vado ad elencarle alcune delle cosucce che mi ossessionano. Primo: il volto e la mente di Romano Prodi, la sua parlata moscia e nel contempo iraconda, il suo passato, sia a livello nazionale sia a livello europeo. Secondo: la posizione intollerante nei confonti di tutti, in particolare dei cattolici, così bene espressa dal neonato risibile duetto Pannella-Boselli. Terzo: la posizione totalmente antiamericana, antiisraeliana, anticapitalista di Bertinotti & co. e la loro vicinanza ai per me intollerabili Movimenti. Quarto: la posizione genericamente filoaraba, certamente filopalestinese, certamente filoimmigratoria. Quinto: la predilezione di tutto lo schieramento per una politica Zapateriana, che potrebbe portare danni definitivi ai concetti di famiglia a me cari.
Sesto: il loro disgusto per il liberismo, le loro chiacchiere pelose sul pauperismo, sul terzomondismo, sul ruolo dell'Onu (a proposito, mi permetto di consigliare la lettura di «Contro l'ONU» di Christian Rocca). Settimo: il loro rifiuto del progresso, in ogni settore, da quello sociale a quello infrastrutturale (come facevi ben notare tu oggi a riguardo del movimento anti-Tav. L'unico desiderio evidente dell'attuale (speriamo sempre) opposizione è quello di mantenere lo status quo in ogni campo, per garantire i privilegi di casta dei propri adepti e sostenitori. Il fatto che il presente Governo abbia fatto un mare di riforme, dopo che per venti e più anni si era parlato di riforme senza fare nulla, è visto sempre e comunque come una iattura, senza mai entrare nel merito, o entrandoci mentendo in modo spudorato.
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