Il governo dei ribelli lancia l'offensiva finale E l'Fmi riconosce il Cnt come potere legittimo

Mentre un nuovo convoglio di lealisti è giunto in Libia e Gheddafi non si arrende, il Consiglio nazionale transitorio ha dato il via libera all'offensiva finale sulle roccaforti lealiste. Continuano i bombardamenti Nato. E anche il Fondo monetario internazionale riconosce il governo dei ribelli come quello ufficiale

Il governo dei ribelli lancia l'offensiva finale 
E l'Fmi riconosce il Cnt come potere legittimo

Tripoli - Continua il mistero in Libia sulla sorte di Muammar Gheddafi, mentre un nuovo convoglio composto da "una decina di veicoli" con a bordo persone vicine al colonnello Muammar Gheddafi, è giunto ieri ad Agadez, capitale regionale del nord del Niger, scortati da militari nigerini.

Intanto anche il Consiglio nazionale transitorio ha dato il suo ok per l’offensiva finale su Bani Walid, Sirte, Sebha e le altre roccaforti lealiste. Da Misurata, il presidente del Cnt, Mustafa Abdel Jalil, ha avvertito che l’ultimatum per la resa è stato ignorato dai lealisti e ora la parola passa alle armi. "Abbiamo esteso l’ultimatum più di una volta per cercare di trovare una soluzione pacifica", ha ricordato Jalil davanti a 300 sostenitori, "ora la situazione è nelle mani dei nostri combattenti rivoluzionari, abbiamo affidato ai loro comandanti di lanciare l’attacco quando lo riterranno". Il conflitto potrebbe durare fino a una settimana, a seconda della resistenza offerta dagli uomini di Gheddafi, ha spiegato il coordinatore militare del Cnt, Omar al-Hariri, da Tripoli.

Intanto jet della Nato hanno bombardato Bani Walid. Il bombardamento arriva dopo la scadenza dell’ultimatum lanciato dagli insorti per la resa. In mattinata i ribelli si erano ritirati dalle postazioni in città venerdì proprio in vista del bombardamento dell’Alleanza contro i palazzi occupati dalle truppe fedeli a Muammar Gheddafi. Una fonte del Cnt ha riferito che ci sono scontri a fuoco a Bani Walid e si combatte anche attorno a Sirte, in risposta al fuoco di sbarramento dei razzi lanciati dalla forze lealiste. Le due città, insieme all’avamposto nel deserto di Sabha, sono le ultime aree ancora sotto il controllo dei lealisti.

E mentre si combatte, sul fronte diplomatico anche il Fondo monetario internazionale ha oggi riconosciuto il Consiglio nazionale transitorio come "governo ufficiale" della Libia e manderà a Tripoli una missione "appena le condizioni di sicurezza saranno appropriate sul posto".

La notizia è stata data dal presidente Christine Lagarde: "Sono felice di riferire che il Fmi ora riconosce il Cnt come governo ufficiale della Libia. In questo contesto il Fondo è pronto ad aiutare le autorità attraverso tutti i servizi di cui dispone".

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