Il governo: «Fusione con l’Inpdap nel 2008»

da Roma

La fusione tra Inps e Inpdap avverrà in tre anni con un risparmio all'inizio di un «paio di centinaia di milioni di euro, perché nella parte iniziale perdiamo solo la dirigenza, per poi salire immediatamente a un miliardo». Lo ha detto a Napoli il ministro per la Funzione pubblica e l'innovazione Luigi Nicolais a margine di un incontro istituzionale con i vertici di città. Questa operazione «entra nella Finanziaria» e costituisce uno dei due due momenti in cui si articola la sua azione di riforma nei prossimi appuntamenti in Consiglio dei ministri l’8 e il 28 settembre. La fusione non può essere realizzata in tempi più brevi, spiega il ministro, perché «molti risparmi arrivano dalle strutture immobiliari che si rendono libere spostando tutto da un lato». Il ministro Nicolais ha poi spiegato ai giornalisti che l’operazione «non si può velocizzare proprio perché c’è bisogno di rendere gli edifici. Molti di questi risparmi derivano, infatti, dalle strutture immobiliari che sono rese libere».


Secondo il ministro l’accorpamento tra i due istituti «renderà più efficiente il sistema previdenziale». Ma i sindacati sono già sul piede di guerra. L’«Associazione in difesa dei lavoratori» ha già fatto sapere che la fusione «è un ulteriore tassello al progetto di smantellamento del servizio pubblico».

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