Incoraggiare limmigrazione di massa per soli fini elettorali. È laccusa - e non è la prima - che ieri, tramite un documento segreto reso noto ai lettori, il quotidiano Daily Telegraph ha lanciato dalle sue pagine contro il governo laburista in carica da oltre dieci anni a Londra. La politica sullimmigrazione del Labour sarebbe stata mirata non solo a soddisfare i bisogni economici del Paese ma anche gli «obiettivi sociali» dellesecutivo: questo quanto si legge nero su bianco in un memorandum risalente al 2000.
Secondo i Conservatori - che hanno chiesto lapertura di uninchiesta parlamentare - si sarebbe trattato né più né meno di una politica della «porta aperta» con lo scopo di aumentare il multiculturalismo, nella convinzione - dimostrata peraltro dalle statistiche - che i figli degli immigrati tendono a votare i laburisti; il documento era già stato pubblicato in forma abbreviata nel 2001, ma nelloccasione erano stati rimossi i riferimenti agli obiettivi sociali dellesecutivo.
Da notare come negli ultimi tempi il governo di Gordon Brown, di fronte alla crisi economica e alle proteste dei lavoratori per la disoccupazione crescente, abbia compiuto un passo indietro: il premier ha anzi promesso di garantire «lavori britannici ai cittadini britannici» mentre si discute la possibilità di porre delle restrizioni allimmigrazione, rendendo più difficile laccesso alla cittadinanza.
Ma negli ultimi anni la politica laburista ha avuto tutto un altro approccio: il Sunday Times qualche tempo fa ha rivelato che il governo ha non solo coperto, ma incoraggiato la politica dei permessi facili, per accaparrarsi i voti degli immigrati.
Il governo laburista favorì limmigrazione per avere più voti
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