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Il governo vara il portale dedicato ai diritti dei transgender

Un portale per la tutela dei diritti delle persone transgender: il governo lo ha inaugurato poco fa. All'interno del sito, anche una sezione "glossario" dedicata ai termini propri della cosiddetta "identità di genere"

Il governo vara il portale dedicato ai diritti dei transgender

Quando si è formato il governo giallorosso, qualche commentatore ha individuato nella "piattaforma Cirinnà" il trait d'union in grado di tenere unite le due forze politiche di maggioranza. La creazione di un sito dedicato, il "primo portale istituzionale in Europa per le persone transgender", può prescindere dalla linea in bioetica del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle. Ma quella in oggetto è una realtà virtuale cui ha dato vita l'esecutivo in carica.

Comunque sia, per "piattaforma Cirinnà" va intesa la tensione a liberalizzare quelli che in letteratura vengono chiamati pure "nuovi diritti". Quelli per cui la senatrice del Pd è stata sempre in prima linea. Un atteggiamento che sembra essere condiviso tanto dai pentastellati quanto dai vertici del partito guidato dal segretario di partito e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Tornando in maniera più dettagliata alla questione del portale per le persone transgender, vale la pena sottolineare come infotrans.it sia stato sviluppato, stando agli annunci, grazie alla interconnessione collaborativa tra due enti: l'Istituto Superiore di Sanità e l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, che fa riferimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il cosiddetto Unar, che è un organo di cui abbiamo già avuto modo di parlare.

La comunità Lgbt dovrebbe essere soddisfatta di quanto messo in campo dal governo. Il sito si presenta come istituzionale. Uno degli aspetti che potrebbero essere sottoposti a critiche riguarda alcuni contenuti di una voce specifica del menù della home page, il "glossario", che viene utilizzata quasi come un' enciclopedia in grado di chiarire quale sia il significato dei termini d'uso comune in relazione alla identità di genere: sappiamo come alcune associazioni, in specie di stampo cattolico, abbiano contestato la diffusione, a detta loro anche propagandistica, di certe tematiche e di certe terminologie. Note sono le battaglie dei cattolici pro life e pro family contro la presunta "propaganda Lgbt" all'interno dei plessi scolastici pubblici. La possibilità che qualche contrarietà venga sollevata anche nei confronti del portale che ha esordito in queste ore sul web esiste.

Leggiamo, a livello esemplificativo, cosa viene scritto nella voce "gender-fluid": "Espressione utilizzata per descrivere quelle persone la cui identità di genere fluttua tra i generi variando a seconda del momento o di altre circostanze. Essere genderfluid non ha nulla a che vedere con l’aspetto fisico, con i caratteri sessuali o con l’orientamento sessuale". Anche Papa Francesco, riferendosi alla diffusione di teorie legate alla possibilità che il sesso possa "fluttuare", ha parlato in passato di "colonizzazione ideologica". Ma questo è un altro discorso.

Il sito serve pure a specificare quali siano i diritti delle persone transgender ed a rendere noto come si possa intraprendere un "percorso di affermazione del genere". Ma non è tutto. Sempre scorrendo la home, si apprende pure dell'esistenza di una sezione dedicata alle "buone pratiche per i professionisti". Alcune dichiarazioni - come riportato dall'Agi - sono state rilasciate pure da Silvio Brusaferro, in nome che in questi mesi abbiamo spesso sentito pronunciare in relazione agli sviluppi dello stato pandemico. Brusaferro, il direttore dell'Istituto Superiore di Sanità, ha detto che "con questo nuovo portale è stato fatto un lavoro importante, perché è stato possibile sistematizzare e mettere a disposizione in un modo accessibile e fruibile una mole importante di informazioni basate su evidenze scientifiche utili per orientare anche le scelte di salute di questa fascia di cittadini".

Repubblica parla di 1.

100 accessi al sito nelle prime ore, ma sembra che l'obiettivo dei creatori sia quello di coprire le esigenze e gli interessi di circa 500mila persone.

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