Una lettera di Natale. È quella inviata dal premier Romano Prodi a Marrazzo nella quale si certifica che lassessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia potrà mangiare il panettone: per il momento il commissariamento della Regione Lazio sul piano di rientro del deficit della Sanità è per ora scongiurato. «Un dato sicuramente positivo. È il riconoscimento della fiducia nei confronti dellazione di risanamento avviata», vede rosa lassessore Battaglia. «Un semplice regalo natalizio per non guastare le feste al governatore del Lazio», dice il consigliere regionale di An Franco Fiorito. Altrettanto spietata lanalisi di Donato Robilotta, capogruppo dei Socialisti riformisti alla Pisana: «La lettera del Premier Prodi al presidente Marrazzo, nella quale si annuncia la proroga del commissariamento della sanità al 31 dicembre, rappresenta un grande rischio perché a leggere bene la Finanziaria non vi è nessuna copertura, come hanno giustamente denunciato i Policlinici Universitari, a cominciare dal Gemelli. Nella Finanziaria è previsto il finanziamento di 1 miliardo di euro per il 2006 da parte della Cassa Depositi e Prestiti, anche se la Costituzione vieta di fare mutui per pagare debiti pregressi, che non è stato ancora erogato. Si apre così un ulteriore buco, diverso dai 510 milioni di euro di extradeficit 2006-07 coperti nella Finanziaria 2008, che porterà a un inevitabile aumento delle tasse dal 1° gennaio 2008». Preoccupato anche il segretario regionale della Fials Confsal Gianni Romano, che teme «profonde e sostanziali modifiche che in certi casi si trasformeranno in pesanti inasprimenti sui tagli dellofferta assistenziale». Per la Fials «è doveroso chiedere al presidente Piero Marrazzo quali misure intenda adottare per far rientrare i conti in rosso del 2006 e, ormai possiamo parlare pure di quelli del 2007, come farà ad abbattere i costi che verranno maturati nel 2008 senza una seria riforma strutturale di tutto lintero comparto della sanità».
Un ulteriore allarme lo lancia il capogruppo regionale dellUdc Massimiliano Maselli: «Il piano di rientro dal deficit della sanità - dice Maselli - non deve assolutamente penalizzare le grandi strutture deccellenza come il Policlinico Gemelli, patrimonio insostituibile della sanità regionale e punto di riferimento a livello nazionale.
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