Roma. Il governo ha deciso di ricorrere in Cassazione contro la sentenza dappello che aveva assolto, ma non con formula piena, due ex generali accusati di depistaggio nelle indagini sulla strage di Ustica. Lo ha comunicato Palazzo Chigi. «Il governo ha deciso di dare mandato allAvvocatura dello Stato, costituita quale parte civile, a proporre ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte dappello di Roma, 6 aprile 2006, relativa alle imputazioni connesse al disastro aereo di Ustica».
La corte dappello di Roma aveva assolto lo scorso dicembre due generali dellaeronautica, Franco Ferri e Lamberto Bartolucci, dallaccusa di omessa comunicazione di informazioni nel processo sul disastro aereo, in cui il 27 giugno 1980 morirono 81 persone, ma perché il fatto non sussiste, una formula del nuovo codice di procedura penale che ricalca la vecchia «insufficienza di prove». Nel processo di primo grado, la loro posizione era stata prescritta per questa imputazione, mentre erano stati assolti con formula piena per il reato di alto tradimento.
«Il governo, nel ribadire la piena fiducia nelloperato dellAeronautica militare ha inteso sollecitare, anche a garanzia degli stessi interessati, una piena e definitiva pronuncia della Cassazione in ordine allassoluta estraneità ai fatti dei soggetti coinvolti e alla corretta interpretazione del nuovo testo delle norme penali a tutela dello Stato e delle Istituzioni». Laccusa si riferiva a una serie di presunte omissioni sui risultati dellanalisi di un tracciato radar e di una nota in cui parlava del possibile coinvolgimento di altri Paesi nel disastro.
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