Il governo smonta la Bossi-Fini

La sinistra apre le frontiere e si appresta a varare un decreto sull'immigrazione. Verrà abolito il permesso di soggiorno turistico valido per tre mesi. Al suo posto gli extracomunitari dovranno fare un'autodichiarazione di presenza

Il governo smonta la Bossi-Fini

Roma - Il governo ha sciolto gli indugi sugli immigrati. Nelle prossime settimane sarà presentato il decreto legge. Lo ha annunciato il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, intervenuto ad una tavola rotonda sull'immigrazione. "Oggi - dice Ferrero - presenteremo le prime linee della legge, nelle prossime settimane saremo in condizione di presentarla". Quanto ai contenuti della riforma, Ferrero spiega che si tratterà "un pò delle cose di cui si è discusso in questi mesi: il punto centrale è permettere l'incontro legale fra la domanda e l'offerta di lavoro. Su questo la Bossi-Fini ha chiaramente fallito".
Il permesso di soggiorno turistico valido per tre mesi sarà abolito, con la riforma della Bossi-Fini, e sostituito da "una autodichiarazione di presenza". La modifica della normativa va incontro anche alla procedura d'infrazione avviata dall'Unione europea nei confronti dell'Italia, dal momento che il permesso di soggiorno per turismo è in via di abolizione tendenziale in tutta Europa.

Amato: cambiamento entro l'anno "Tra non molto - precisa il ministro dell'Interno Giuliano Amato - presenteremo il ddl, sarà una delega perché in Parlamento si deve vivere, ma di parlamento non si deve morire.

Non sarà una delega in bianco, il parlamento deve avere la massima chiarezza sui criteri e i principi che ci darà, ma non deve diventare il luogo dove, date mille parole, se ne approfitta per buttarci sopra altre centomila parole in modo ostruzionistico, per evitare i cambiamenti veri. Non riduciamo i criteri e i principi, riduciamo le parole - ha concluso il ministro - con l'obiettivo di arrivare a quel cambiamento entro l'anno".

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