AdR ridisegna il Terminal 3. Salvini: "Lo scalo cresca ancora"

L’aeroporto di Fiumicino si rifà il look, ieri l’inaugurazione. L’ad Troncone: "Adesso Roma è nell’élite del settore"

AdR ridisegna il Terminal 3. Salvini: "Lo scalo cresca ancora"
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L’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino cambia la sua immagine. Il 2025 segna un momento di svolta per uno degli snodi più importanti del trasporto aereo italiano e internazionale: il Terminal 3 è stato inaugurato dopo un imponente intervento di rigenerazione e potenziamento. Un progetto che ha visto la luce grazie a un investimento complessivo di oltre 250 milioni di euro, sviluppato e realizzato da Adr Infrastrutture e Adr Ingegneria, controllate di Aeroporti di Roma (Adr), società del gruppo Mundys.

La cerimonia d’inaugurazione si è svolta alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, accompagnato dal top management di Adr – con in testa l’amministratore delegato Marco Troncone e il presidente Vincenzo Nunziata – insieme a una folta delegazione di rappresentanti istituzionali e del settore, tra cui il presidente di Enac Pierluigi Di Palma, l’ad di Ita Airways Joerg Eberhart, il presidente Sandro Pappalardo, l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Fabrizio Ghera, e il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini.

«I lavori di rigenerazione del Terminal 3 si inseriscono nella strategia di potenziamento infrastrutturale di medio-lungo periodo che, nel corso degli ultimi dieci anni, ci ha portati ad investire, sugli scali di Fiumicino e Ciampino, circa 3 miliardi di euro, pari alla metà delle risorse impegnate, nello stesso periodo, da tutto il settore aeroportuale italiano», ha dichiarato Troncone. «È una tappa di un percorso che ha proiettato l’aeroporto della Capitale nella élite mondiale come qualità dei servizi e che ha generato un formidabile indotto economico e occupazionale», ha aggiunto.

Quattro anni di cantiere, con l’operatività dello scalo sempre garantita, hanno trasformato un’infrastruttura storica – operativa fin dal 1961 – in un modello di efficienza e innovazione. La facciata è stata completamente rinnovata. Il terminal, distribuito su tre livelli, ospita oggi sei nuove isole check-in con 150 banchi, portando il totale a 248. La capacità di accoglienza per i passeggeri in arrivo è aumentata di oltre il 30%, rendendo il terminal pienamente operativo per l’estate 2025.

Il potenziamento del T3 è il simbolo concreto di un’Italia che guarda lontano, capace di unire tradizione e futuro. A impressionare è anche il valore industriale del progetto. Oltre 25 imprese italiane sono state coinvolte nei lavori, a conferma di una filiera nazionale che, coordinata in modo efficace, è in grado di affrontare sfide di altissimo livello. «L’unica scelta che non si possono permettere Adr, Fiumicino, il governo, Roma ma l’Italia intera è di bloccare lo sviluppo dell’aeroporto Leonardo Da Vinci», ha dichiarato il ministro Salvini sottolineando che «c’è Istanbul che si è dato un obiettivo passeggeri per capacità di 200 milioni; noi a Fiumicino abbiamo sfiorato i 50». Quindi, ha ribadito, «l’unica scelta che non si può permettere il Paese è bloccare lo sviluppo» altrimenti «rischiamo di fare come lo scorso anno quando 3,5 milioni di passeggeri sul lungo raggio hanno scelto altri aeroporti come Istanbul, Doha, Dubai». Per il presidente Enac, Pierluigi Di Palma, «lo sviluppo dello scalo di Fiumicino e di tutto il network italiano è il segno tangibile di un sistema Paese che funziona e che vince ». Nel corso della visita, la delegazione ha fatto tappa all’Apoc (Airport Operations Centre), la sala di controllo high-tech che coordina in tempo reale le attività aeroportuali. Si tratta del cervello strategico dell’aeroporto di Fiumicino, ecosistema digitale e spazio condiviso dove tecnologia e persone si incontrano per gestire la complessità delle operazioni.

Ma non finisce qui. Adr guarda già al futuro.

«La prossima tappa sarà l’avvio del nuovo piano di sviluppo di lungo termine con ulteriori 9 miliardi di euro di investimenti – ha annunciato Troncone – per cogliere appieno le grandi opportunità di sviluppo della connettività aerea di cui il Paese potrà beneficiare».

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