
Oltre 1 miliardo di euro per l'agricoltura italiana: è questo il massiccio investimento che il ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha annunciato per il rilancio di un settore che necessita di tutto il supporto possibile per continuare a essere uno dei cuori pulsanti dell'economia italiana. "Coltivaitalia" è il più grande piano di investimento agricolo di cui il nostro Paese può godere dal 1977 e consiste in una iniezione considerevole di fondi a supporto di un settore identitario per l'Italia.
Al centro del piano c'è la "Strategia per la Sovranità Alimentare", finanziata con 900 milioni di euro. Destinando 300 milioni al "fondo per Sovranità alimentare" si punta a sostenere le colture strategiche, come frumento e soia, e la zootecnia, ambiti in cui l'agricoltura italiana ha mostrato delle criticità. Si fa leva sul successo degli anni 2023-2024, quando sono stati impiegati quasi 176.000 ettari per queste produzioni. Altri 300 milioni di euro sono destinati al progetto "Allevamento Italia" con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dall'estero nell'approvvigionamento di capi di bestiame, che oggi si attestano tra 1,1 e 1,3 milioni all'anno. L'investimento mira a sostenere la produzione di carne bovina negli allevamenti nazionali e a rafforzare la cosiddetta "linea vacca-vitello", in cui il latte prodotto dalla madre è principalmente destinato all'alimentazione del vitello. Ulteriori 300 milioni di euro sono previsti per il "Piano Olivicolo", con l'obiettivo di attuare un Piano strategico nazionale che includa il reimpianto di oliveti con varietà resistenti e il ripristino della capacità produttiva delle aziende.
Per la stabilizzazione dei mercati, il Ministero investirà ulteriori 10 milioni di euro nei contratti di filiera per il frumento: avranno durate da 3 a 5 anni e prevedono un credito d'imposta dal 20% al 40% a seconda della durata del contratto. L'obiettivo è stabilizzare i prezzi, assicurare un reddito certo agli agricoltori e aumentare le quote di produzione nazionali. Con altri 150 milioni, il ministero dell'Agricoltura intende attuare un ricambio generazionale su tre pilastri: facilitando l'interlocuzione dei giovani con gli istituti bancari e quindi l'accesso al credito per soggetti di età inferiore ai 41 anni; mettendo a disposizione tramite Ismea 8.417 ettari di terre in comodato d'uso gratuito per 10 anni a persone di età compresa fra i 18 e i 41 anni, dopo una selezione pubblica e con la possibilità di acquisto al 50% del valore iniziale a fine contratto; recuperando terreni abbandonati e silenti per incrementare la produzione agricola nazionale, rafforzare le filiere agroalimentari locali e favorire l'occupazione giovanile.
Quindi, altri 13,5 milioni di euro sono destinati a progetto "Più ricerca, più dati, più futuro", che punta al ricambio generazionale del personale di ricerca del CREA, con l'assunzione di 45 unità, e la digitalizzazione delle aziende agricole sperimentali con investimenti in agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica di ultima generazione e meccatronica.
L'obiettivo è anche potenziare AGEA, che assumerà il ruolo di soggetto attuatore per la gestione dei dati agricoli italiani e promotore dell'innovazione tecnologica nel settore agricolo e della pesca, tramite l'elaborazione e la valorizzazione del patrimonio informativo del SIAN.